Home » News » Cronaca » Pomezia, plastica e vetro nei pasti dei bambini a scuola: è di nuovo polemica sul servizio mensa

Pomezia, plastica e vetro nei pasti dei bambini a scuola: è di nuovo polemica sul servizio mensa

Pubblicato il

Dopo le polemiche legate alla sicurezza del plesso e del piazzale antistante, si torna a parlare della scuola di S. Palomba, in via Ardeatina a Pomezia, stavolta per problemi legati al servizio mensa. Da quanto riferito da alcuni genitori, il 12 ottobre un bambino di terza elementare ha trovato nella pasta servita come pasto quotidiano un pezzo di plastica dura, che fortunatamente non ha messo in bocca e ingoiato. Il piccolo ha segnalato la cosa alla maestra. Poco dopo, un’alunna di quinta elementare ha invece notato un piccolo vetro scuro nel piatto dei fagiolini lessi serviti come contorno. In questo caso la ragazzina, pensando che si trattasse di una pietra – il vetro era levigato e non tagliente – l’ha portato casa, dove lo ha mostrato alla mamma, che lo ha fotografato. Anche in questo secondo episodio la fortuna ha voluto che la bambina non ingoiasse l’oggetto “intruso” trovato nel piatto.
I due ritrovamenti, avvenuti a pochi minuti uno dall’altro e comunque nello stesso servizio, hanno riportato alla memoria i problemi segnalati lo scorso anno scolastico dai genitori, che più volte avevano esternato la loro preoccupazione e rabbia per la qualità del cibo e, in un caso, addirittura per aver trovato – nella scuola materna Enea di Torvaianica Alta – un chiodo nel pasto di un bambino. Dopo le accuse e le critiche dell’opposizione (il fatto era passato sotto silenzio per oltre un mese), il sindaco Fabio Fucci aveva fatto sapere che c’era “in corso un’indagine a seguito della denuncia presentata anche da noi alle autorità competenti. Si tratta di un episodio estremo, gravissimo, che abbiamo sanzionato. Ma, al di là di questo serio episodio e delle sporadiche segnalazioni di qualcosa che non va nei pasti, è evidente che in un qualsiasi tipo di servizio una piccola percentuale di anomalie possono esserci. Può capitare a tutti, nella propria famiglia, di portare a tavola un frutto ammaccato o qualcosa di simile: non è certo per questo che il servizio può essere giudicato scadente. Tutte le segnalazioni che ci arrivano dalle commissioni mense vengono valutate ed elaborate: capisco che dal punto di vista giornalistico mettere in evidenza queste cose possa essere importante, ma ripeto che non è certo da qualche sporadico episodio che si può giudicare il servizio globale”.
Quanto accaduto due giorni fa è stato relazionato al Comune questa mattina da parte della dirigente dell’Istituto, la professoressa Parisi, per gli approfondimenti del caso.

Impostazioni privacy