Hanno annunciato una manifestazione pacifica, quasi una festa che ricordasse agli amministratori di Pomezia che esistono anche loro, persone educate che rivendicano il diritto a vivere in un quartiere con i servizi necessari. Ma i cittadini di Campo Ascolano sono stati preceduti nel loro appuntamento da uno spiegamento di forze oggettivamente non necessario per un “girotondo” in piazza con bambini al seguito: una camionetta della polizia con una decina di agenti, una volante, una pattuglia dei carabinieri e un gruppo di agenti della polizia municipale, tutti schierati in attesa dell’arrivo dei “manifestanti” sembra davvero esagerato. Chi avrà richiesto tale spiegamento di forze dell’ordine? C’era personale in più che non si sapeva come impiegare, o qualcuno ha avuto paura di non si sa bene cosa? Eppure, quando i cittadini chiamano per richiedere un intervento da parte delle forze dell’ordine, spesso sentono rispondere che dovranno aspettare a lungo – quando non vengono invitati a contattare un altro corpo – perché sempre impegnati e al di sotto numericamente rispetto al territorio e al numero di interventi da eseguire. Quindi ci chiediamo se non sia uno spreco di soldi pubblici e di forze che potrebbero essere impiegate altrove questo spiegamento “antisommossa” per quella che, come annunciato e più volte ribadito dagli organizzatori, sarà solo una protesta pacifica da parte delle famiglie che si sentono abbandonate dagli amministratori comunali.
Di certo, però – consentiteci l’ironia – almeno per un giorno i cittadini di Campo Ascolano potranno dire di essere al centro dell’attenzione non solo degli amministratori…
Nel frattempo gli attesi “terroristi” sono arrivati, accompagnati da tanti bambini e armati di palloncini e pennarelli colorati, con i quali hanno creato dei cartelli in cui esprimono quello che vorrebbero: un quartiere con spazi per giocare con i bambini e qualche servizio che in un paese civile dovrebbe essere la norma, e non l’oggetto di una protesta, seppur pacifica.
Arianna Azzurra Achille