Non si farà il distributore di benzina, con annesso fast food, a pochi metri dal cimitero monumentale tedesco di via Pontina. Dopo il polverone sollevato dalle denunce fatte dall’ex sindaco Pietro Angellotto, il Comune aveva bloccato tutto. La vicenda ebbe anche risvolti penali, con arresti eccellenti e un’inchiesta ancora in corso. A livello amministrativo, arriva oggi dal Comune di Pomezia il commento su quanto deciso dal TAR del Lazio, che ha respinto la richiesta di sospensiva cautelare della società V.A.I.POM. contro la determinazione dirigenziale dell’Ente che negava il permesso di costruire un distributore di carburanti con opere annesse. Il dispositivo del 17 dicembre scorso dà infatti ragione all’Amministrazione pometina.
“Una parte di zona destinata ai parcheggi – si legge nella determina firmata dal Dirigente all’Urbanistica Ing. Curci – ricade all’interno della fascia di rispetto cimiteriale e, pertanto […] non possono essere realizzati e risultano in contrasto con le disposizioni del vigente P.R.G. e del R.D. n. 1265/1937. Inoltre dall’elaborato grafico si evince che viene effettuato uno scavo che non interessa l’area oggetto di intervento. Tale opera di scavo anch’essa è in contrasto con le previsioni di P.R.G. sempre per le motivazioni sopra citate. Inoltre, si fa presente che agli atti non risulta acquisito il relativo parere dell’ASTRAL, gestore della S.R. n. 148 – Pontina”.
“Il TAR ci ha dato ragione – dichiara il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – Rimane il diniego a costruire per la società V.A.I.POM. in attesa che il TAR si esprima sul merito della vicenda. L’obiettivo dell’Amministrazione è tutelare il nostro territorio e impedire che si continuino a costruire opere di dubbia utilità che danneggiano le aree di rilevanza storico-culturale e deturpano l’immagine della Città”.