È rivolta tra i fedeli di via Naro e dintorni, a Pomezia.
Come ogni anno, nel quartiere si festeggia l’Immacolata Concezione con una messa celebrata davanti alla statua della Madonna che si trova proprio in via Naro e che gli abitanti curano in maniera particolare tutto l’anno.
Per tradizione ormai consolidata, la messa viene celebrata dal parroco della chiesa di S. Michele ed è attesa soprattutto da tutte le persone anziane che, per problemi motori o di altra natura, non possono recarsi in chiesa al centro di Pomezia.
Ma ieri è successo l’inverosimile. La celebrazione religiosa doveva tenersi alle 10:00, così come stabilito in precedenza con il parroco.
Alle 9:40 il prelato è arrivato nei pressi della statua, dove erano state posizionate una ventina di sedie per gli anziani, che in quel momento – era ancora presto rispetto all’orario fissato – erano solo in cinque.
Da quanto raccontano i presenti – che hanno comunque raccolto prove di quanto affermato – il sacerdote, dopo essersi guardato intorno, avrebbe detto: “Per sole cinque persone io la messa non la celebro” e, dopo una breve ma molto concitata discussione (pare conclusa anche con un molto poco “religioso” urto con conseguente caduta, anche se qualcuno parla addirittura di “lancio”, di una statuetta della Madonna), se ne sarebbe andato alle 9:50 senza che la messe venisse officiata, nonostante fossero presenti già più di dieci persone.
Intanto i fedeli, soprattutto anziani, ma anche persone più giovani, continuavano ad arrivare e alle 10:00 erano ormai presenti una quarantina di persone.
“Sono ormai 20 anni – raccontano i cittadini presenti ieri mattina, sconvolti e arrabbiati per l’accaduto – che qui in via Naro si celebra la Santa Messa il giorno dell’Immacolata: è una tradizione del quartiere che si rinnova ogni anno, nata grazie al posizionamento della Madonna, offerta dai cittadini con il contributo economico del signor Ugo Blasetti. Noi siamo allibiti: avevamo portato delle offerte in dolcetti, ma ci è stato risposto che le offerte si fanno in denaro e non in dolci, per cui il parroco non ha preso i nostri doni. Ma la cosa più assurda è che il sacerdote ci abbia anche detto che questa era l’ultima volta che veniva qui, e che se volevamo la messa dovevamo andare noi in chiesa: ma qui ci sono anziani che vivono da soli e che non sanno come muoversi e questa era un’occasione per renderli partecipi di un rito religioso a cui sono legati da anni. Non capiamo il motivo di questa sceneggiata e perché non abbia voluto celebrare la messa. Abbiamo minacciato di chiamare il Vescovo, ma anche questo non ha sortito alcun effetto, visto che prima delle 10:00, orario concordato per la messa, se ne è andato”.
Un episodio sicuramente sconcertante – forse ancor più di quello dei battesimi senza sacerdote a Torvaianica Alta – che ha lasciato amareggiati i fedeli di via Naro.
“Molti di noi non possono andare fino a Pomezia per raggiugere la chiesa – hanno dichiarato – ma di certo, quelli che riusciranno a farlo non andranno nella chiesa di S. Michele, se a officiare la messa sarà un parroco che tratta così i suoi fedeli. Speriamo che il Vescovo, o chi per lui, intervenga al più presto e faccia luce su questo comportamento che allontana le persone dalla chiesa, invece di avvicinarle”.
“Abbiamo deciso di rivolgersi anche a Striscia La Notizia – ha aggiunto un’altra signora – per dare risalto nazionale a questa vicenda: non abbiamo alcuna intenzione di soprassedere su quella che è stata un’offesa a noi ma, soprattutto, alla religione in cui crediamo”.