POMEZIA DIVENTA RAVENNA, GRAZIE ALLO STATUTO COMUNALE
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Pomezia, anzi Ravenna. Con Piazza Indipendenza che si trasforma in Piazza del Popolo e la “donna con i pomi” che trasforma in due leoni. A testimoniarlo il consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Fucci, che ha ricevuto dai messi comunali una nota del Presidente del Consiglio Comunale avente come oggetto la “trasmissione on line della bozza del nuovo Statuto Comunale”. Nella nota si chiede di leggere ed approfondire il regolamento, poi trasmesso via e-mail dalla segreteria di presidenza, nella quale si legge che “Il comune di Pomezia, ente locale autonomo entro l’unità della Repubblica, rappresenta la comunità ravennate”, ha la sede in piazza del Popolo, ed è rappresentato da un gonfalone ed uno stemma con “due campi oro e rosso, contenenti due leoni dell’un colore nell’altro – controrampanti e affrontati ad un pino verde fruttato d’oro, sradicato e posto nella partizione”. Lo statuto prosegue specificando che “La città di Ravenna è decorata di croce al merito di guerra e di medaglia d’oro al valore militare per il contributo alla lotta di liberazione, mentre il Patrono della città è S. Apollinare, la cui festività ricorre il 23 luglio”. “Sono rimasto sgomento –ha dichiarato Fucci – ma subito dopo la contrarietà ha preso il sopravvento: è la terza volta che una cosa simile accade da quando rivesto il mandato di consigliere. Già con il regolamento per la pubblicità, fortemente ispirato a quello di un’altra città, solo il nostro intervento aveva scongiurato la sua approvazione con riferimenti a strade e piazze che con Pomezia non c’entravano nulla. Stessa cosa per il regolamento per le antenne di telefonia, mai approvato, che riportava riferimenti ad una provincia e a leggi regionali dell’Emilia Romagna. Questo dimostra scarsa attenzione e rispetto nei confronti dei consiglieri comunali, oltre che una palese superficialità nell’affrontare l’attività istituzionale”. “Non stupisce – ha proseguito il consigliere del Movimento 5 Stelle – che la città soffra di gravi problemi che non vengono risolti, se l’attenzione che viene riposta in semplici attività è questa. E’ anche per questo motivo che abbiamo provato a mandare a casa il Sindaco e la sua maggioranza, molto compatta sui temi della cementificazione del territorio ma troppo spesso superficiale e per nulla lungimirante”. La rete è uno degli strumenti più utilizzati dal Movimento 5 Stelle. “Vorrei precisare che non c’è nulla di male a prendere spunto da documenti pubblici reperibili in rete – ha confermato Fucci – Quello che è criticabile è la mancanza di una elaborazione preliminare per eliminare i riferimenti “alieni” prima della discussione nelle sedi istituzionali”.