Home » News » Cronaca » POMEZIA, DIPENDENTI COMUNALI PRONTI ALLO SCIOPERO

POMEZIA, DIPENDENTI COMUNALI PRONTI ALLO SCIOPERO

Pubblicato il
piazza pomezia

piazza pomezia

Dipendenti comunali di Pomezia, anche i lavoratori a tempo indeterminato sollecitano chiarimenti con l’Amministrazione. A pochi giorni dalle istanze presentate dai dipendenti precari, oggi l’RSU aziendale e le OO.SS.  firmatarie del C.C.N.L. – CGIL, CISL, UIL e DiCCaP – rendono noto l’incontro avvenuto il 1° ottobre “per analizzare l’attuale situazione relativa alle politiche sindacali poste in atto da questa Amministrazione comunale”. Al termine della riunione il risultato non è stato confortante: i sindacati hanno concordato che “ad oggi il Comune di Pomezia è totalmente inadempiente agli impegni assunti nel Verbale della Commissione Trattante del 26 Agosto 2013” relativamente alle tematiche della definizione fondo del comparto 2013, definizione fondo area dirigenza 2013, pagamento salario accessorio del 2012, oltre che al sistema di rilevamento delle presenze ed orario di lavoro, alle problematiche dei lavoratori a tempo determinato ed alla programmazione del fabbisogno di personale e al sistema integrato delle performance. Ma carenze si riscontrano anche per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro, la scuola materna e l’acquisizione del verbale ispettivo del MEF (Ministero Economia e Finanze, il famigerato rapporto di 170 pagine scritto dagli Ispettori inviati a Pomezia per verificare lo stato economico e delle spese dell’Amministrazione e diffuso a maggio scorso) e tutta la corrispondenza che ne è seguita. I sindacati danno quindi l’ultimatum all’Amministrazione comunale. “Pertanto – si legge nel verbale – nel caso in cui non intervenga una convocazione entro 10 giorni dal ricevimento della presente o prima, in caso di approvazione del Bilancio 2013, si procederà all’indizione dell’assemblea del personale e contestuale proclamazione dello stato di agitazione”.

La lettera è stata protocollata al Comune di Pomezia il 2 ottobre, pertanto, qualora non venga convocato un tavolo entro tre giorni, i dipendenti comunali potrebbero iniziare già da lunedì 14 lo stato di agitazione, seguito da un eventuale sciopero.

Impostazioni privacy