È l’Aula Magna Mario Antonio Sergio del Copernico a Pomezia ad ospitare la conferenza sismologica “La terra, un ente vivo e dinamico”. L’incontro ha avuto luogo questo pomeriggio dalle 14 alle 16 e nel corso del programma è stato mostrato ai partecipanti cosa scatena un evento sismico e cosa può fare l’uomo per minimizzare i pericoli ai quali si va incontro dopo fenomeni naturali tanto potenti.
Dopo i saluti di apertura di Alfonso Molina, Direttore scientifico della fondazione “Mondo Digitale“, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere la condivisione delle conoscenze in ambito tecnologico, ai presenti è stato anticipato che la Conferenza si sarebbe tenuta in due parti, una prima parte teorica ed una seconda pratica. A prendere la parola dopo il Professor Molina è stato Mauro Del Santo, Coordinatore del “FabLab, palestra dell’innovazione” uno spazio sia fisico che virtuale che collabora con scuole, università ed imprese per stimolare la creatività ed implementare la formazione professionale ed il cosiddetto Problem Solving (la capacità di far fronte ai problemi). Del Santo ha presentato in breve un video girato dalla trasmissione “Superquark” sul FabLab. “Siamo andati in una scuola del quartiere Quadraro, a Roma, e con alcuni bambini abbiamo visto quanto è semplice e rapido, con l’ausilio di sistemi tecnologici avanzati come quello del taglio laser, costruire un giocattolo, ad esempio” – ha spiegato ai presenti – “con tecnologie simili è possibile anche comprendere quale sia il sistema migliore per creare degli edifici resistenti ai terremoti”, ha concluso. L’intervento successivo ha visto protagonista Jaime Campos, del Dipartimento di Geofisica dell’Università del Cile, che ha presentato la sua creazione: la macchina dei terremoti.
Ideata dal Professor Campos e costruita da esperti del FabLab, questa macchina è un particolare strumento per gli esperimenti, che permette l’analisi delle dinamiche telluriche che si verificano durante un sisma. Il Professor Campos ed il Professor Saragoni hanno poi spiegato i concetti base della sismologia. “Prevedere un terremoto è impossibile” ha dichiarato il Professor Campos “Possiamo solo identificare la zona a rischio in base al movimento delle placche del nostro pianeta, ma non siamo in grado di comprendere quando si verificherà l’evento sismico e con quanta potenza si manifesterà”. Prevedere con esattezza un terremoto è quindi impossibile, ma qualcosa di importante va fatto comunque, come sottolineato dal Professor Saragoni . “Prevedere un terremoto no, ma tutti i soldi che il Governo italiano dovrà spendere per la ricostruzione di Amatrice, sarebbe stato necessario spenderli prima per la messa in sicurezza. In quanto il sisma dello scorso 24 agosto ha ucciso quasi 300 persone su una popolazione di 6000 e questo è impensabile!”, ha quindi concluso.
La parte teorica della Conferenza si è conclusa con la divisione in 8 gruppi dei partecipanti. Del Santo ha poi distribuito dei riquadri di legno, dei piccoli bastoncini e del pongo, per simulare la costruzione di un edificio ed utilizzare la macchina dei terremoti per creare delle onde e mettere alla prova la resistenza degli edifici costruiti dai gruppi verificando il lavoro pratico della macchina di Campos. Una fase che ha coinvolto e divertito i partecipanti, che hanno poi potuto scoprire se le costruzioni alle quali avevano lavorato sarebbero state in grado di resistere alla forza distruttiva di un terremoto.