Una ventina di militanti del Blocco Studentesco questa mattina hanno messo in scena a Pomezia un sit-in davanti l’Istituto Largo Brodolini, ex IPSIA Emilio Cavazza, per protestare contro il contributo volontario. Durante il blitz è stato srotolato uno striscione recitante “Non farti truffare, il contributo volontario non pagare”, mentre la stessa frase veniva ripetuta anche attraverso un megafono.
“Non poche volte gli studenti si trovano davanti il preside di turno che minaccia la non iscrizione all’anno successivo a meno che non si paghi il contributo volontario – inizia la nota del Blocco Studentesco Pomezia – una tassa che viene affiancata alla tassa d’iscrizione. Una tassa che, a detta del MIUR, dovrebbe servire solo ad ampliare il POF e non può essere presentata come obbligatoria. L’attività scolastica dovrebbe essere già garantita dai fondi ministeriali”.
“Tutto questo accade – continuano i giovani di Casapound – a causa degli scarsi fondi destinati alle scuole pubbliche, fondi che sono però milionari per le scuole private, a cui solo lo scorso anno sono stati destinati 471 milioni di euro”.
“Il contributo volontario è una tassa che va ad alleggerire ulteriormente le tasche delle famiglie italiane, già provate dalla crisi economica. Come Blocco Studentesco – concludono gli studenti – siamo pronti a mille battaglie per difendere la scuola pubblica”.