Un altro anno Accademico sta per concludersi. Un altro anno ricco di impegni che hanno accompagnato tutto il gruppo di Ju Jitsu di Pomezia guidato dal Maestro III Dan Daniele Boldini tra i quali stage, seminari e sessioni di studio che hanno avuto lo scopo di ampliare il bagaglio tecnico inteso non solo come quantità di tecniche o di colpi apprese, ma soprattutto come forma mentis di persone in grado di contestualizzare la realtà quotidiana e sviluppare prima del fisico un carattere da combattente.
Tra le varie attività (sveglie domenicali più o meno mattutine e sabati full day), quello più carico di significato, che anche quest’anno è stato portato a termine, è stato il sostegno fornito all’Associazione Piccolo Grande Cuore del Policlinico Umberto I di Roma.
Infatti sin dal 2013 il Maestro Boldini con i suoi “guerrieri” è impegnato nell’organizzazione di stage di Difesa Personale Femminile, aperti a praticanti e non, con la duplice finalità di fornire un sostegno
economico all’associazione e nel contempo di sviluppare nel mondo femminile la consapevolezza dell’importanza di non voler e dover sottostare a soprusi di alcun genere e di decidere di non essere più vittima.
Tra il 2013 e il 2015 sono stati organizzati, a cadenza annuale, 3 stage i cui proventi sono stati interamente devoluti all’Associazione per contribuire all’acquisto di macchinari diagnostici destinati al Reparto di Cardiologia Pediatrica del Policlinico.
Questo anno anziché un unico stage sono state organizzate quattro sessioni in più giorni, tre ad Ardea presso l’Asilo Nido “Il Mondo di Pidipì” ed uno a Roma presso la palestra “Labarum Sporting Center”, che hanno contribuito a raccogliere 300€ e dove le partecipanti hanno imparato l’importanza della contestualizzazione di una situazione potenzialmente pericolosa, riconoscerla, possibilmente evitarla, ed in casi estremi alzare la guardia e combattere per non sottostare. L’elemento cardine di questi percorsi formativi è stato quello che non si può “girare la testa dall’altra parte” facendo finta di non vedere, che il cambiamento dipende solo da noi, combattere le nostre paure dipende solo da noi e che la nostra forza non è misurabile nei chili che pesiamo ma nella determinazione nell’agire unitamente ad una tecnica efficace. Questo filo conduttore lo si ritrova in ogni stage organizzato, così come in ogni corso tenuto del Maestro Boldini, la finalità ultima non è quella di insegnare tecniche fine a se stesse, ma di far capire dei principi di combattimento e di difesa personale si fisici ma soprattutto mentali, applicabili e riscontrabili nella vita di tutti i giorni e non solo alle quattro mura della palestra.
Roberta Zanobi
Pomezia e Ardea, la difesa personale femminile diventa beneficienza per i bambini
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