Roma sempre più con le sembianze di “Monnezzopoli”, con i rifiuti che ormai non risparmiano più neanche le aree naturali e soprattutto le famose piste ciclabili. Questi percorsi voluti fortemente sotto l’esperienza della sindaca Virginia Raggi, sotto Roberto Gualtieri non hanno trovato mai un giusto decoro, finendo come aree della città che, per quanto affascinanti da chi ama le gite in bicicletta, sono completamente abbandonate al proprio destino da anni.
La pista ciclabile invasa dalla spazzatura a Roma
Il nostro “diario del degrado” nella Capitale, oggi ci porta alle spalle della via del Mare e del Grande Raccordo Anulare. Siamo sulla pista ciclabile che collega i quartieri di Tor di Valle (IX Municipio) e Magliana (XI Municipio), in un percorso ormai in balia dei rifiuti e soprattutto gli accampamenti abusivi. In questi spazi, infatti, tutti i giorni fa notizia qualche rogo tossico prodotto dalle comunità nomadi del posto, che hanno sistemato i propri accampamenti a poca distanza dal percorso riservato alle biciclette.
Una gita in bicicletta nel degrado della Capitale
Un turista che viene in bicicletta su questo percorso, di sicuro non porterà nel cuore scene memorabili di Roma. Al posto di bei monumenti o viste mozzafiato del fiume Tevere, potrebbe trovarsi davanti agli occhi panchine sradicate da terra. Se più fortunato, anche con sbandati che ci dormono sopra, magari dopo una sbornia dovuta all’eccessivo utilizzo di bevande alcoliche. Tutto ciò trovando di contorno rifiuti, lattine di birra, plastiche varie e magari qualche topolino, che in quel polo del degrado ci ha creato la propria tana.
Le discariche abusive negli spazi verdi
Il “Monnezza Tour”, rigorosamente fatto in bicicletta, non finisce qui. Percorrendo il tracciato ciclabile tra Tor di Valle e Magliana, ci possiamo imbattere anche in discariche abusive. Presenti anche ai cigli della stessa pista, oltre a teli di plastica, qui troviamo vecchi elettrodomestici, mobili, sacchi neri della spazzatura e pneumatici. Tutta roba altamente infiammabile, che se toccata dal fuoco recherebbe problemi d’inquinamento inimmaginabili.
L’erba incolta e il rischio incendi alle spalle del Torrino
Ma i problemi su questo tragitto ciclabile possono essere finiti, dopo tutte le situazioni di degrado individuate? Assolutamente no. Altro problema è la gestione del verde, con erba incolta che probabilmente da anni non viene tagliata. Alle spalle del vecchio Ippodromo di Tor di Valle, il rischio incendi è concreto. Specie se ancora, in quegli stessi spazzi incontrollati, si continua a bruciare gomma e rame tutte le sere: fumi tossici che vanno a coprire i quartieri di Marconi, Ostiense, Torrino, Tor Di Valle, l’Eur e Vitinia.
Le auto abbandonate sulla pista ciclabile
All’interno di questo percorso ciclabile, le “sorprese” – amare – sembrano non finire. Agli occhi attenti dei ciclisti, si possono scorgere anche auto abbandonate. Mezzi di trasporto dalla storia dubbia, che nascosti tra una frasca e l’altra, rimangono nascosti agli occhi della cittadinanza.
Foto: @AndreaCastellani