“Ricambi adattabili” diceva l’azienda romana. Una ditta capitolina è stata recentemente condannata perché vendeva pezzi di ricambio falsi come “compatibili” per aspirapolveri e scope. Tra le vittime della truffa anche la nota Folletto, leader nella vendita di scope ed aspirapolveri elettrici. Così il tribunale di Civitavecchia ha emesso la sentenza a carico della ditta in questione.
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Pezzi scadenti provenienti dalla Cina
I ricambi venivano comprati a prezzi irrisori dalla Repubblica Popolare Cinese e venivano venduti come compatibili per i prodotti della nota azienda di aspirapolveri. La vicenda giudiziaria in realtà è stata molto complessa ed è scattata dopo la violazione di alcuni brevetti di proprietà della Folletto. Così, al via delle indagini, sono state sequestrate merci per 126mila sacchetti e 2500 microfiltri immessi sul mercato come compatibili e adattabili. Il titolare dell’azienda truffaldina è stato condannato dal Tribunale di Civitavecchia a otto mesi di reclusione e seimila euro di multa. Il capo di imputazione è stato quello di fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale, previsto dall’articolo 517-ter del codice penale. Secondo i togati la dicitura ‘ricambio adattabile’ era sufficiente per rendere chiara al cliente la natura non originale del prodotto in essere. Ma le violazioni riguardavano comunque tre diversi brevetti depositati correttamente. A livello di giurisprudenza il tribunale penale si è così uniformato a quanto già stabilito nel parallelo procedimento presso il tribunale civile delle imprese di Roma, specializzato in tema di tutela della proprietà industriale. Contestualmente ha ordinato la definitiva confisca dei prodotti sequestrati essendo provata l’usurpazione del titolo di proprietà industriale. Inoltre, alla Folletto, è stata concessa una provvisionale immediatamente esecutiva di diecimila euro da liquidarsi in separata sede, oltre al pagamento delle spese processuali.