L’ennesimo scandalo sulle spiagge libere di Ostia, potrebbe rivelarsi sulle famose passerelle per disabili all’interno di questi spazi. Almeno nel caso del territorio di Ponente, i lavori ancora proseguono, nonostante ormai più di metà della stagione estiva sia terminata e ci avviamo verso il mese di agosto. Termineranno mai nelle prossime settimane? E’ una domanda che si pongono associazioni e cittadini.
Quando saranno accessibili le spiagge libere ai disabili?
Al momento, una persona portatrice di disabilità ha due possibilità per andare al mare nel territorio lidense: recarsi presso uno stabilimento balneare attrezzato e senza barriere architettoniche, oppure cercare quelle spiagge libere che hanno delle passerelle che, seppur non portano al mare, quantomeno fanno arrivare l’utente in sedia a rotelle a pochi passi dalla sabbia.
Almeno nel caso del X Municipio di Roma Capitale, tra gli arenili pubblici che garantiscono questa opzione ci sono la spiaggia SPQR e quella Bianca, entrambe situate sul lungomare Amerigo Vespucci. Sulle altre situazioni, legate all’area di Ponente, ci ritroviamo a fare i conti con una situazione enormemente disagiante.
La situazione a Ostia per gli accessi ai disabili
Negli arenili pubblici di Ostia Ponente, principalmente situati sul lungomare Duca degli Abruzzi, la situazione degli accessi ai disabili sembra presa con superficialità. Dove sono presenti le passerelle, questi passaggi spesso sono custoditi male o addirittura con piastrelle saltate, che di fatto rendono impossibile il transito di chi si muove in sedia a rotelle (anche col motore elettrico).
I cantieri sulle spiagge libere di Ostia Ponente
In altri casi, come denuncia il presidente Biagio Caputi dell’Associazione Decimo Solidale, vediamo eterni cantieri per l’installazione di questi percorsi. Ma se i percorsi in costruzione persistono anche oggi, 28 luglio 2023, finiranno mai per la conclusione della stagione estiva? Come menziona la stessa realtà associativa, i lavori già hanno subito blocchi alla fine di giugno, con la realtà operante nel cantiere che lamentava l’assenza di personale. Resta però come in quei punti, i lavori non vedono costanza, tardando di fatto sempre di più sulle tabelle di marcia dei progetti.