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PARCO DELLA MINERVA: RAETIA SGR, IL FISCO RECLAMA 57 MILIONI

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Che fine faranno le case del Parco della Minerva inziate dalla Dima Costruzioni? La situazione per gli acquirenti è sempre più complessa, soprattutto dopo le vicende legate alla Raetia Sgr, che detiene il fondo immobiliare del complesso pometino. Lo scorso 23 maggio l’Agenzia delle Entrate di Trento ha notificato alla società di gestione di fondi immobiliari, che risulta in liquidazione ed ora fa capo alla Cassa di Risparmio di Bolzano, un avviso di accertamento con il quale contesta un’indebita detrazione Iva per 42,3 milioni di euro. Il fisco reclama tra con sanzioni, interessi e spese, un totale di 57,7 milioni. Il valore della società è crollato dai 32 milioni del conferimento a poco più di 13 milioni, quindi a molto meno della metà. Sulla vicendai è in corso una battaglia legale tra il promotore del fondo, l’immobiliarista Loris Todesco, gli altri quotisti e Sparkasse. Bankitalia, Consob e il fisco.
Raetia sgr è in liquidazione dal 2011, dopo un’ispezione della Banca d’Italia e successive sanzioni agli amministratori sia da Bankitalia che dalla Consob. Nel mirino dell’Agenzia delle Entrate, troviamo in particolare i crediti Iva del Fondo Diaphora 1, ovvero quello che a cui avevano fatto ricorso gli acquirenti delle unità immobiliari di Pomezia, oltre che di altre iniziative in Italia centrale. La “bolla” Diaphora era scoppiata a seguito del fallimento della Dima Costruzioni del gruppo Di Mario, del promotore del fondo, a cui aveva fatto seguito l’arresto dello stesso Raffaele Di Mario. Secondo il fisco, sull’Iva vi sarebbe stata un’azione fraudolenta da parte di banche e del gruppo Di Mario a danno dell’erario, della quale Raetia era a conoscenza. La Raetia sgr è adesso in mano al collegio dei liquidatori guidato dal professor Marcello Condemi, uno dei giuristi che sta aiutando papa Francesco a ripulire le finanze vaticane.

I liquidatori naturalmente respingono i rilievi del fisco, per realizzare un piano di liquidazione ordinata della società. Il bilancio 2012 di Raetia si chiude con un rosso di 2,2 milioni, che ha azzerato il patrimonio e richiesto una ricapitalizzazione di 2,4 milioni da parte di Sparkasse. Ma sono i conti dei fondi a preoccupare. Diaphora 1, quello del crac Di Mario,
aveva un valore di apporto degli immobili di 203,8 milioni. Il valore di mercato a fine 2012 è sceso a 191,9 milioni, il valore di pronto realizzo, in caso di mancato accordo con le banche, precipita invece a 117,2 milioni.

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