Gli hanno dato la caccia, ma a fin di bene, per una settimana. Lui, un coniglietto scappato non si sa come durante un cambio di proprietà (la proprietaria non poteva più tenerlo e lo aveva ceduto a una signora che a quanto pare aveva giù ripensato alla sua scelta), era diventato ormai sorte di “mascotte” del quartiere Ottavia, a Roma, dove addirittura gli hanno dato il nome di un cartone animato famoso, il coniglio Bunny.
L’avventura di Bunny
Adulti e bambini si sono messi alla sua ricerca dell’animaletto, che sembrava introvabile. Il timore era che finisse sotto un’automobile o che qualcuno lo catturasse per cucinarlo. In questi sette giorni l’intero quartiere non ha mai smesso di cercarlo, divulgando anche le sue foto attraverso i social network, perché tutti sapevano che se fosse caduto in mani sbagliate avrebbe potuto fare una brutta fine, tra cui appunto finire nel piatto di qualcuno, magari accanto a un purè di patate.
Bunny però, aveva trovato riparo sotto un container edilizio nei pressi del condominio di via Capodimonte. Ma questo non era una rassicurazione, anzi: tra qualche giorno in quel cantiere sarebbero iniziati i lavori e per il coniglietto poteva finire molto male. Fortunatamente oggi, grazie a degli stratagemmi, è stato catturato e ora è sano, vivo e vegeto di nuovo tra le braccia di una persona che lo accudisce temporaneamente in attesa del reinserimento nel suo habitat naturale.
“Non prendete conigli in casa se non conoscete i ‘risvolti negativi’ – sostiene Rosanna Sabella dell’associazione Non solo pets – Non sono batuffoli, mono animali impegnativi, che purtroppo sporcano molto più dei cani o dei gatti. Quando le persone se ne rendono conto succede che li abbandonano o li danno via”, come in questo caso.
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