A Ostia un nasone ha visto una manutenzione “fai da te” da parte di ignoti: ecco com’è stata modificata la fontanella del lungomare
Mai come quest’estate, Ostia ha vissuto uno stato di degrado così fitto in passato. Con gli stabilimenti balneari sempre più in difficoltà con le concessioni per continuare la propria attività imprenditoriale sul tratto costiero, la situazione a pochi passi dalle spiagge preoccupa anche maggiormente. Strade sporche, discariche abusive come al Curvone, bivacchi e soprattutto fontanelle fantasma che non sono utili a nessuno. Alcuni di questi nasoni, per offrire un minimo di refrigerio, avrebbero visto una manutenzione “fai da te” da parte d’ignoti.
Ignoti fanno una manutenzione “fai da te” ai nasoni di Ostia: cosa sta succedendo?
La situazione dei nasoni di Ostia è immortalata dal signor Emilio, residente del territorio lidense e che si è trovato la particolare fontanella “aggiustata” davanti ai propri occhi. Qualcuno avrebbe messo in pratica un’operazione per far funzionare la fontanella in ferro battuto e caratteristica di Roma, che sul lungomare da tempo non permetteva più l’uscita dell’acqua corrente per residenti o i turisti che ne avevano bisogno. Qualche persona avrebbe preso il classico “martello e scalpello”, smontando il nasone e inserendo un nuovo tubo pochi centimetri sopra a quello originale.
Chi l’ha installato, ha chiuso definitivamente il canale di uscita originale del nasone, deviando invece il flusso dell’acqua su un tubo flessibile e in acciaio. Un’opera idraulica utile, non fosse come l’intervento potrebbe vedere anche altre situazioni dietro una simile realizzazione.
Il mistero attorno alla fontanella sul lungomare lidense
Qualche residente è scontento dell’intervento effettuato sulla fontanella del lungomare, che peraltro non sarebbe avvenuto per mano del Comune di Roma. Se l’acqua è tornata a fluire, qualcuno teme che quel tubo sia stato inserito dai senza fissa dimora della zona. Persone che in più occasioni sono state immortalate davanti alla fontanella, magari in atteggiamenti legati alla pulizia delle parti intime del corpo, a lavare cibi poi venduti dagli ambulanti abusivi sulla spiaggia, riempire le taniche per la riserva di acqua nei giacigli di fortuna dei senzatetto.