Scontrino pazzesco a Ostia: 180 euro complessivi per 9 persone a pranzo. Ecco quale attività ha fatto questo prezzo.
A Ostia si mangia anche a 180 euro complessivi. Ma con nove persone a tavola. Quella che vi raccontiamo è la piacevole storia proveniente dal territorio lidense, dove uno scontrino questa volta fa il giro del web per un prezzo popolare. Merita dell’onestà del ristoratore, che ha fatto pagare le persone al tavolo con un prezzo alla portata di ogni portafoglio e forse in controtendenza ad altri colleghi romani.
“Abbiamo pagato 180 euro in 9”: l’episodio al ristorante di Ostia
Partiamo dagli albori. Chi è andato al ristorante lidense, cui tra un po’ vi sveleremo il nome, ha fatto principalmente un pranzo completo. Ha ordinato infatti un antipasto con prodotti romani, il classico primo romano e si è accompagnato alle bibite di rito durante un pranzo al ristorante. Complessivamente, i signori a tavola hanno pagato un prezzo di 20 euro a persona, in un fatto che ha fatto notizia da subito.
Il ristorante dello speciale scontrino a Ostia
A erogare lo scontrino che fa sperare ogni cittadino desideroso di un pranzo al ristorante, è nientemeno che l’Osteria “La Romanella” a via delle Fiamme Gialle. Il ristorante, con il proprio menù, è diventata molto celebre nel territorio lidense. Proprio per questi prezzi, oltre a essere entrata nel cuore dei residenti lidensi, spesso e volentieri vede la presenza di giovani – provenienti dalle scuole di Lido Nord per la pausa pranzo – ma anche di lavoratori che operano tra la zona di Stella Polare e Ostia Levante.
I clienti soddisfatti del locale
Ovviamente, i clienti del ristorante nel cuore di via delle Fiamme Gialle non potevano uscire tristi dal ristorante. Oltre ad aver speso una cifra equa all’interno dell’attività, all’interno hanno mangiato anche divinamente. Infatti il ristorante offre un’esperienza unica nella cucina romana, con clienti che vengono da ogni parte di Roma per assaggiare le prelibatezze legate proprio alla tradizione culinaria della Città Eterna.
Un caso italiano in controtendenza
Queste notizie, almeno oggi, servono tantissimo. Specie quando, su giornali e tg, impazzano approfondimenti sui “prezzi da capogiro” in altre realtà italiane. Tra chi chiede anche 12 euro per una colazione sotto Santa Maria Maggiore a Roma, ci sono casi più estremi anche fuori la Città Eterna e che invogliano i clienti a non visitare più le attività di ristorazione. Sul lago di Garda, un barista ha messo nello scontrino un taglio del tramezzino, appellandosi all’utilizzo dei piatti e la loro pulizia. Un altro, sempre nella Penisola, ha chiesto il compenso per aver riscaldato il latte di un biberon all’interno di un microonde.