Una relazione sentimentale finita male: questo il motivo che ha portato un maresciallo dell’aeronautica militare a massacrare di botte una donna e ad abbandonarla in fin di vita in un canneto ai margini del Tevere, ad Ostia, poco distante da un rimessaggio di barche. È successo sabato sera: la donna, una 45enne, è stata trovata intorno alle 19:00 nei pressi della foce del Tevere di Fiumara Grande, in via delle Orcadi, abbandonata in una pozza di sangue, ma ancora cosciente. Ora si trova ricoverata al Grassi di Ostia in gravissime condizioni. Sul posto è intervenuta la polizia, guidata dal dirigente Antonio Franco. La donna è riuscita a fare il nome della persona che l’ha pestata a sangue, colpendola soprattutto sul volto: Andrea Marchese, 42 anni, sposato e padre di un figlio, con il quale ha una relazione. L’uomo è stato immediatamente raggiunto dagli agenti: ha provato a costruirsi un alibi, ma le prove contro di lui erano schiaccianti, quindi è stato arrestato per tentato omicidio. Da quanto emerso dalle prime ricostruzioni di quanto accaduto, sembra che l’uomo abbia chiesto un incontro “chiarificatore” alla 45enne. Ma la passeggiata nel canneto diventa presto un’aggressione, forse per motivi di gelosia. Poi la fuga, dopo aver abbandonato l’amante in mezzo ai campi, forse con la speranza che morisse insieme al loro segreto. Invece, per fortuna, la donna se la caverà con 40 giorni di prognosi.
Ostia: massacra di botte l’amante e la getta in un fosso: arrestato maresciallo dell’Aeronautica
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