L’assessore Tobia Zevi interviene sulla situazione delle spiagge libere di Ostia: preoccupazione per i chioschi di Castelporziano.
Sarà rivoluzione per le spiagge di Ostia, in un lavoro che probabilmente andava svolto dal Comune con mesi di anticipo. A parlarne è l’assessore Tobia Zevi, che interviene sugli arenili del lungomare lidense e si sofferma soprattutto sul futuro delle spiagge libere. Nel focus ci sono soprattutto i cancelli e i chioschi di Castelporziano, che nonostante siano di gestione comunale ancora non c’è la piena sicurezza riguardo la loro apertura.
Rivoluzione per le spiagge libere di Ostia: il Campidoglio è in ritardo con le tempistiche
La stagione è iniziata il 25 Aprile sul litorale di Ostia, eppure numerosi cavilli amministrativi non sono stati risolti dal Campidoglio. Dal Comune cercano un disperato tour de force, pensando una risoluzione amministrativa in poche settimane per un lavoro che al contrario dovrebbe vedere diversi mesi. Venerdì scorso sono iniziati i sopralluoghi a Capocotta, come ha raccontato lo stesso Assessore al Patrimonio sulle pagine de La Repubblica. Con lui anche i dirigenti tecnici del Comune di Roma, che dovranno esprimersi su cosa tecnicamente può rimanere o no su quegli arenili.
Le criticità di Roma sulle spiagge del litorale
Zevi è chiamato a operare su un disastro amministrativo targato decenni. Dovrà porre soluzioni in pochissimi giorni, per tamponare, di fatto, un’emergenza che dura da anni. La priorità rimane quella di far partire una stagione in sicurezza per i bagnanti, tralasciando i bandi amministrativi per le concessioni al 2025. Gli ultimi passi saranno poi l’approvazione del PUA, con l’assessore Veloccia, e la mappatura degli arenili di Ostia: con l’ausilio dei droni, sarà chiarito cosa verrà abbattuto lungo tutta la costa lidense. Una rivoluzione per il territorio balneare del X Municipio, innescata dalle diffide della associazioni ambientaliste del litorale.
Il futuro dei chioschi di Castelporziano
Il primo nodo è sul chiosco dell’Ottavo Cancello di Castelporziano: l’area demaniale è della Presidenza della Repubblica, concessa poi al Comune di Roma nella metà degli Anni Sessanta. Il Campidoglio attende direttive dalla Capitaneria di Porto, che sulla vicenda ha l’ultima parola. Soluzioni che, all’interno della Giunta comunale, sembra che non arriveranno in tempi brevi.
Ci sono poi altri cinque chioschi chiusi all’interno di Castelporziano, nonostante siano del Comune di Roma. Il Campidoglio punta di risolvere la problematica in altre tre/quattro settimane, che significa riattivare quei servizi chiusi probabilmente in vista di luglio. La Giunta ha chiesto ai gestori un nuovo sforzo in confronto al passato: il salvataggio in mare, le spese di pulizia dell’arenile, gli allestimenti e la gestione dei bagni. Richieste che potrebbero rivelarsi come il nodo della discordia, soprattutto per gli ulteriori costi di gestione.