Home » Italia » Orsa Amarena uccisa a fucilate in Abruzzo, insorgono gli animalisti: “Colpa del clima d’odio generato”

Orsa Amarena uccisa a fucilate in Abruzzo, insorgono gli animalisti: “Colpa del clima d’odio generato”

Pubblicato il
Orsa con cuccioli

Orsa Amarena uccisa in Abruzzo: l’animale, ridotto in fin di vita a fucilate, lascia un vuoto incolmabile. Individuato l’autore del gesto.

L’orsa Amarena è morta. Un verdetto che suona in maniera raccapricciante per gli abruzzesi che sanno bene il contributo che l’animale dava in fatto di possibilità alla comunità di San Benedetto dei Marsi fuori dai confini del parco e della suddetta area. Il problema è molto più grave di quanto si possa ritenere. Non solo perchè – secondo testimonianze e rilevazioni – l’animale non aveva mai fatto del male alle persone, ma anche per la capacità di quest’ultimo di preservare una specie in via d’estinzione.

Ora resta da capire il futuro dei due cuccioli di Amarena. L’orso marsicano – in generale – è proprio un patrimonio della regione, Amarena teneva alta questa rappresentanza e secondo gli esperti era anche piuttosto fertile. Perdendo lei, si perde anche la possibilità di aumentare la specie. Visto che, secondo le ultime rilevazioni, era in grado di dare alla luce molti altri esemplari. Le Guardie del Parco sono intervenute immediatamente cercando anche di contattare il più rapidamente possibile un veterinario per cercare di capire le condizioni di Amarena dopo che era stata presa di mira.

Capretta uccisa durante il 18esimo: “Dai, fallo ancora”, individuati anche 4 maggiorenni

Orsa Amarena uccisa a colpi di fucile: individuato l’esecutore

Diversi i colpi inferti ai suoi danni che le sono stati fatali. I soccorsi, infatti, non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Amarena erano giorni che si muoveva con i suoi cuccioli per le zone limitrofe, ma non aveva mai fatto del male a nessuno. Pertanto si cerca di capire le ragioni del folle gesto: un accanimento da tutti ritenuto superfluo, a ribadirlo sono i residenti, ma anche il WWF che esprime a suo modo tutto lo sdegno per atti del genere: “Colpa del clima d’odio sempre più diffuso”, fanno sapere.

Intanto l’autore del gesto è stato identificato e preso in consegna dai Carabinieri locali. Ferma condanna arriva anche dal Sindaco Marco Marsilio che si augura che venga fatta ulteriore luce, grazie alla Giustizia, su quest’atto che definisce “inqualificabile”. Anche e soprattutto – sottolinea – per “l’onorabilità” del posto. Gli orsi marsicani presenti sono circa una sessantina, ma la perdita di Amarena rappresenta una sconfitta collettiva che invita con difficoltà una comunità a far fronte alla deriva che disinformazione e smarrimento sul tema, talvolta, hanno contribuito ad accrescere. 

Impostazioni privacy