Nuovi elementi emergono sull’omicidio di Giulia Tramontano: in udienza vengono smentite le dichiarazioni di Alessandro Impagnatiello
Come avvenne realmente l’omicidio di Giulia Tramontano? Alessandro Impagnatiello è tornato a parlare dopo la nuova sessione di udienza, portando una sua versione legata all’uccisione della compagna. Il killer ha raccontato fenomeni più intimi legati alla vita con la ragazza, spiegando come l’uccisione della giovane sia avvenuta in un momento dove stava provando a riconciliare con lei. Tesi che però sono state smentite dalle indagini degli investigatori.
I nuovi particolari sull’omicidio di Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello spiega come, all’origine dell’omicidio di Giulia, ci sia la pressione per una storia parallela. L’uomo aveva provato a chiudere la relazione con l’amante, in un viaggio in Spagna con la compagna che avrebbe dovuto cancellare quella sbandata sentimentale. Il ragazzo spiega di essere riuscito a dimenticarla, almeno in Spagna: nessun messaggio con l’amante per tutto il periodo vacanziero. Tornati in Italia, il barman regala un quadro gigante alla Tramontano: lui e lei rappresentati in foto, a simboleggiare la rinascita della loro coppia.
Il ritorno a Milano si rivela nefasto per l’uomo: torna a messaggiare e vedersi con l’amante, facendo ripartire il vortice d’infedeltà. Una situazione che destabilizza ulteriormente Impagnatiello, che la sera del 27 maggio decide di raccontare la doppia vita alla propria compagna: lei ci rimane male e rimane destabilizzata, facendo partire l’atroce omicidio all’interno della loro casa.
Le contraddizioni di Impagnatiello sull’omicidio di Giulia Tramontano
Impagnatiello raccontava il vero, mentre parlava dell’omicidio di Giulia Tramontano? Per le indagini, no. A cominciare dal viaggio in Spagna, dove l’uomo non aveva azzerato i contatti con la propria amante: dalla penisola Iberica, vengono tracciati numerosi messaggi e fotografie inviate alla ragazza.
Si torna poi al giorno dell’omicidio. Impagnatiello racconta di aver ucciso Giulia Tramontano con tre coltellate: la perizia legale ne individua trentasette e oltretutto l’utilizzo di veleni per abortire. Non solo: Giulia quella notte non si ferì mai al dito e tantomeno cercò un cerotto per casa. Dinamiche che, nei fatti, cambiano la scena del delitto e aggravano la posizione del barman, cui oggi viene chiesto l’ergastolo.
Emerge pure un altro particolare: la volontà di abortire da parte di Giulia Tramontano. La ragazza avrebbe valutato il passo intorno al mese di gennaio, in un momento di crisi col proprio ragazzo. Decisione che avrebbe visto un ripensamento: per quale motivo e che ruolo ha avuto Impagnatiello nella decisione?