Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla Procura della Repubblica di Roma -DDA ed emessa dal GIP presso il locale Tribunale, a conclusione delle nuove indagini sul caso, effettuate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci a seguito della recente riapertura del procedimento penale sul grave fatto di sangue.
Tra gli arrestati risulta anche Michele Senese, ritenuto tra i più pericolosi esponenti della criminalità organizzata romana, il quale, secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, deliberò l’eliminazione di Giuseppe Carlino per vendicare l’omicidio del fratello, Gennaro Senense, avvenuto nel 1997 a Roma, e per riaffermare il prestigio e la forza intimidatrice della sua organizzazione criminale.
L’operazione dei Carabinieri è scattata solo dopo la localizzazione e l’arresto di Senese che viveva in stato di clandestinità da diversi mesi, dopo la sua scarcerazione avvenuta nel gennaio scorso per decorrenza massima dei termini di custodia cautelare
Agli indagati è stata contestata l’aggravante di cui all’art. 7 del D.L. 13 maggio 1991, nr. 152 convertito in L. 12 luglio 1991 nr. 203 per avere agito avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 416 bis del codice penale.
Michele Senese si trova ora recluso nel carcere di Rebibbia.