Cerca operai da due anni ma non riesce a trovarli nonostante la retribuzione offerta sia di tutto rispetto: 2000 euro. È quanto sta succedendo a un imprenditore veneto che lavora in tutta Italia e ha deciso di denunciare il fatto.
“Sono costretto a rifiutare commesse di lavoro per mancanza di personale che nonostante venga pagato in maniera ottimale preferisce percepire il reddito di cittadinanza”.
La denuncia di un imprenditore
Una denuncia pesante quella del 38enne veneto Elia Stevanato che si trova in difficoltà a soddisfare le commesse che vengono proposte alla sua azienda che si occupa della manutenzione di infrastrutture, sia di ristrutturare ponti che di aggiustare giunti stradali, ma anche di tamponare infiltrazioni d’acqua.
Per poter far fronte alla mole di lavoro che la sua attività imprenditoriale deve sostenere l’imprenditore ha necessità di assumere 10 operai “ma sono introvabili”.
La decisione di denunciare pubblicamente quanto sta succedendo ha fatto sì che arrivassero all’indirizzo dell’azienda alcune richieste di lavoro, conclusesi con un nulla di fatto. Come mai? Per le trasferte di qualche giorno al mese previste. Una limitazione dovuta a impegni quali la fidanza o la palestra che alla fine non consentono all’imprenditore di riuscire ad assumere il personale di cui ha necessità.
Rivolge il suo appello al Sud
Stanco della situazione Elia ha deciso di rivolgere il suo appello al Sud Italia: “La maggior parte dei nostri dipendenti stanno diventando del sud. Tanta gente parla male del sud ma in realtà c’è tanta gente che ha voglia di lavorare”.
A creare amarezza nell’imprenditore veneto è l’esistenza del Reddito di cittadinanza che dovrebbe essere dato a “un portatore di handicap, a una persona che non riesce ad andare in pensione. Non si può dare a un ragazzo che è a casa con la famiglia”.
La crisi occupazionale, forse non dipende solo dalla mancanza di lavoro vista la situazione prospettata da questo imprenditore che in conclusione sollecita i giovani a mettersi in gioco perché “senza esperienze in futuro sarà più difficile trovare lavoro”