NON VOGLIONO PAGARE IL CONTO E MALMENANO TITOLARE PIZZERIA: AGGRESSIONE A TOR SAN LORENZO
Pubblicato il
di
Dodici rom di nazionalità presumibilmente romena, di cui nove uomini e tre donne, per non pagare il pranzo hanno aggredito i proprietari ed il loro personale di una conosciuta ed antica pizzeria e rosticceria del centro di Tor San Lorenzo. L’aggressione è avvenuta verso le 14.30 del 30 dicembre scorso, ma la notizia è trapelata soltanto questa mattina. L’ennesimo fatto criminale contrasta, nella percezione degli abitanti del territorio, con i dati forniti dal comandante dei carabinieri Ugo Floccher nel corso della conferenza stampa di fine anno, nella quale è stato dimostrato che “le rapine nell’intera area di giurisdizione del comando compagnia sono diminuite del 20%”. I cittadini contestano non tanto i dati statistici, ma il fatto che ancora si verifichino fatti gravissimi a causa di un sistema di sicurezza insufficiente, o non comunque non adeguato alle reali esigenze del territorio, portando come riprova il fatto che l’ausilio del personale del gruppo “C.I.O” del battaglione carabinieri non è stato sufficiente a prevenire, in pieno giorno, la grave aggressione capitata a gestori della pizzeria. La proprietaria è stata colpita con un pugno in faccia e spintoni, mentre aggressioni sia verbali che fisiche sono state riservate agli altri componenti della famiglia e ai dipendenti. Allo scoppiare della lite, immediatamente sono stati chiamati i carabinieri, i quali, giunti sul posto, non hanno trovato gli aggressori, che nel frattempo erano fuggiti facendo perdere le loro tracce. I militi della locale caserma non hanno potuto che constatare le percosse subite dai gestori del locale e i danni a questi causati. Le vittime hanno fornito ai carabinieri anche i numeri di una targa delle auto sulle quali si i rom si erano dati alla fuga, ma le ricerche del proprietario, essendo una targa straniera, ancora non hanno dato esito positivo, come pure è ancora negativa l’identificazione degli aggressori. “Mentre si davano alla fuga salendo sulle loro auto – racconta un’altra commerciante del posto – tiravano sassi per tenere lontani eventuali inseguitori”. “Ho avuto paura – dice una collega degli aggrediti – che colpissero le mie vetrine. Purtroppo, malgrado le parole rassicuranti dei carabinieri, qui non si vive più. Ormai Tor San Lorenzo è diventato un luogo invivibile, non soltanto per la delinquenza comune, ma soprattutto per i tanti rom e sbandati vari che circolano indisturbati e che in prevalenza dimorano abusivamente nelle Torri, nel Serpentone o nei 706 ettari demaniali delle Salsare”. Una situazione invano segnalata anche dal presidente del comitato di quartiere, Piero D’Angeli, che ha ribadito i problemi della zona nel corso della fiaccolata per la legalità alla quale ha partecipato anche il Senatore Claudio Moscardelli, vicepresidente della commissione parlamentare antimafia. “Noi – prosegue la giovane commerciante – abbiamo paura a restare aperti: non passa giorno che qualche avventore del mio locale non lamenti di aver subito furti in abitazione, furti che qualcuno neppure denuncia più per la sfiducia che sta prendendo piede. Forse ci si dovrebbe organizzare in pacifiche ronde. Io ho subito proprio qualche settimana fa un furto in casa mentre dormivo, e non sono la sola ad aver ricevuto la visita dei ladri. Senza togliere nulla a nessuno, con il comandante dei carabinieri Walter Giustini ci sentivamo più sicuri”. Walter Giustini, passato alle cronache per l’incendio che ha subito la propria autovettura qualche mese fa, durante il suo comando a Tor San Lorenzo ebbe dal Generale Comandante della Legione Carabinieri del Lazio un encomio e una targa ricordo per i suoi oltre 200 arresti effettuati in un anno, che lo fecero risultare il miglior comandante di stazione carabinieri del Lazio.