Roma. Dopo che le prime scuole capitoline hanno deciso di adottare le loro normative sul dress code, soprattutto in vista delle temperature che s’impennano, ora, altri istituti si stanno allineando a tale decisione. Le ultime circolari che restringono le libertà sul vestiario provengono dall’istituto alberghiero Tor Carbone-Narducci. Ecco il dettaglio, continuate a scorrere verso il basso per leggere l’articolo.
Roma, all’istituto Mozart la circolare che vieta pantaloncini e magliette troppo corte
Il nuovo dress code arriva anche all’alberghiero Tor Carbone-Narducci
Fa caldo, e questo comporta un vestiario ristretto. E dunque, niente bermuda per i ragazzi, e sempre spalle coperte, a prescindere dal sesso. Sulla gonna, invece, si potrà usare, ma solamente se arriva almeno fino al ginocchio. La sorveglianza nei confronti di questo nuovo codice d’abbigliamento spetterà a “docenti e membri dello staff” che, qualora risultasse necessario, “provvederanno a richiamare al rispetto di queste regole e a informare l’amministrazione di condotte inopportune”. Insomma, questa è la sintesi della circolare che negli ultimi giorni gira all’interno dell’istituto alberghiero Tor Carbone-Narducci, l’ultima tra le diverse scuole del territorio che hanno deciso di disciplinare il vestiario degli studenti. Una decisione che, inevitabilmente, è risultata divisiva per il pubblico che l’ha ricevuta, e non solo: divisiva tra chi ritiene che l’abbigliamento debba rappresentare l’identità di un determinato individuo, e che quindi non deve essere imposto, e chi ritiene che a scuola si debba andare con abbigliamento consono.
Le circolari negli istituti scolastici di Roma
La prima circolare, come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, era stata inoltrata dai dirigenti dell’istituto comprensivo Mozart e del liceo Cannizzaro. Anche in quei casi si vietavano vestiti troppo corti o troppo scoperti, dal momento, si scriveva, che la scuola non deve in alcun modo ”favorire la mercificazione del corpo”. Nel caso di oggi, invece, quello di Tor Carbone, i prof e il personale scolastico vengono inquadrati anche come ispettori, potremmo dire, per far sì che il nuovo codice di abbigliamento venga rispettato. In realtà, a ben vedere, più che una circolare vera e propria, si tratterebbe di una sorta di specifica al regolamento d’istituto che cerca di definire meglio cosa indossare e cosa no all’interno della scuola.
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