Il Sindaco di Nettuno Angelo Casto era stato eletto nei giorni scorsi come consigliere della Città Metropolitana di Roma (l’ex provincia). Oggi però, a brevissima distanza dai risultati – l’esito era arrivato infatti appena lunedì scorso – la decisione di rassegnare le dimissioni. Alla base della decisione il ruolo rivestito dallo stesso Sindaco quale vicequestore in forza a Roma, in quanto, ha affermato Casto, “ciò mi impedirebbe potenzialmente di partecipare alla vita dell’ente romano“.
“Ritengo singolare – ha quindi proseguito il Primo Cittadino – che esistano norme che consentono di fare il sindaco fuori dal territorio del Comune di Roma e che non consentono di fare il consigliere nell’ente di secondo livello città metropolitana ma adesso questa è la legge e io, da sindaco – sebbene perfettamente eleggibile e compatibile nella città di Nettuno – potrei invece essere potenzialmente incompatibile per incarichi elettivi a Roma dove lavoro e quindi come uomo di legge, ho l’obbligo morale e civile di osservarla. Tutto ciò – spiega ancora Casto – avviene a causa della norma relativa alle elezioni di secondo livello per le Città Metropolitane che, non in perfetta sintonia con l’articolo 51 della Costituzione a garanzia del diritto all’elettorato passivo, non sono chiare ponendo potenziali profili di incompatibilità nel caso di funzionari di pubblica sicurezza come me. Sono sicuro la mia scelta di responsabilità sarà compresa da tutti”.
Al suo posto subentrerà in consiglio Giuliano Pacetti, consigliere comunale romano che risultava essere il primo dei non eletti.