“La violenta aggressione fisica e verbale subita da mio marito, Giovanni Iannozzi, nella mattinata di sabato, sotto la nostra abitazione, è uno squallido atto di “intimidazione“, ancora più grave se si considera che è avvenuto sotto lo sguardo delle nostre due figlie, entrambe minorenni, rimaste traumatizzate nel vedere il papà colpito al volto e minacciato, più volte, anche alla presenza di alcuni consiglieri comunali. Ha dichiarato la Consigliera Comunale per il Movimento 5 Stelle Katia Ricci dopo l’aggressione subita dal marito nei giorni scorsi. “Il clima di terrore che si sta consumando in questa città dopo la vittoria dei Cittadini – ha quindi proseguito la Ricci – mi ha portato seriamente, a tutela della serenità della mia famiglia, e soprattutto delle mie figlie, a riflettere sulle mie dimissioni da consigliere perché il clima non garantisce più la necessaria serenità democratica per lo svolgimento del mio incarico elettivo. Della vile aggressione, preceduta nei giorni scorsi da altre intimidazioni sui social, costata a mio marito un trauma cranico con prognosi di svariati giorni. Avevo deciso di impegnarmi in prima persona perché volevo fare qualcosa e dare il mio contributo da onesta cittadina a questa città, che amo e che è stata ereditata allo sfascio, con un comune sommerso dai debiti e con gravi contenziosi. Mio marito ha uno studio grafico da oltre 30 anni, non ha mai fatto male ad una mosca, ha lavorato, sempre con la massima professionalità ed ottimi risultati, alla comunicazione grafica di candidati di tutti gli schieramenti, compreso Angelo Casto. È questa la sua colpa? Per questo viene malmenato? Questa è la Nettuno che non ci piace e che sarebbe radicalmente da cambiare. Per questo chiedo scusa a quei cittadini onesti che mi hanno votato. Ma comincio seriamente ad avere paura!”