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Il tutto senza considerare che, nel frattempo, i proprietari avevano investito ingenti somme di denaro per la realizzazione dei loro locali.
“Premesso che in data 24/03/2011 veniva rilasciato al Sig. … un Permesso a Costruire per “ristrutturazione e cambio di destinazione d’uso dei volumi esistenti”, su di un fabbricato sito in Ardea località Tor San Lorenzo, Via delle Meduse – si legge nella lettera arrivata in questi giorni ai vari titolari delle concessioni – Che a seguito di accertamenti di ufficio si constatava che la cubatura riportata sugli elaborati, pur risultando nei limiti di quanto previsto dalle norme vigenti, non era sufficientemente chiara per quanto attiene la destinazione d’uso dei locali; Considerato che esistono gli elementi per l’annullamento del titolo Edilizio in quanto le norme tecniche vigenti prevedono che “Le destinazioni d’uso consentite nella sottozona “B3” sono le seguenti: Residenze, alberghi e pensioni; Negozi limitatamente al 20% delle cubature di ogni edificio; Studi professionali e servizi collegati con le residenze limitatamente al 20% delle cubature di ogni edificio”, alla luce di quanto su riportato, le opere in via di realizzazione possono risultare in contrasto con la citata normativa”. Questo perché le cubature rilasciate superano il 20% previsto dalla normativa.
Quindi, a scanso di equivoci, il Dirigente dell’Area Urbanistica ha preso le dovute precauzioni, “Considerato che tali ragioni inducono in autotutela all’annullamento del Permesso a Costruire , Visto il Regolamento Edilizio Comunale; Visto il Piano regolatore Generale; Visto la legge Urbanistica n. 1150/1942 e s.m.i.; Visto il P.P.A. Di Tor San Lorenzo”, comunicando il preavviso di avvio del Procedimento di Annullamento del Permesso a Costruire.
Adesso i destinatari della missiva “hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti che siano ritenuti utili e pertinenti al superamento dei motivi sopraindicati che ostano all’accoglimento della domanda, entro il termine perentorio di 10 giorni dal ricevimento della presente comunicazione.
Qualora non pervengano osservazioni ovvero queste non siano pertinenti o non siano ritenute accettabili con apposita motivazione da parte di questo ufficio,
sarà emesso il provvedimento definitivo di diniego”. Le lettere, oltre che alle persone che avevano richiesto il permesso, sono state consegnate anche ai vari
Direttori dei lavori ed al Comando Vigili Urbani di Ardea, per accertare eventuali inottemperanze “per cui redigeranno il relativo verbale notificandone copia agli interessati e facendone pervenire copia a questo settore per gli adempimenti conseguenti”.
Ma di tutte quelle considerazioni esposte nella lettera non ci si poteva accorgere prima? E, soprattutto, cosa ci faranno, adesso, i proprietari con i locali acquistati?