‘Ndrangheta ad Anzio e Nettuno, duro colpo alla criminalità organizzata sul litorale. Oggi arriva la nota della Rete No Bavaglio: “Bene i sequestri, ma resta da far luce su politici incandidabili”.
Arrivano le prime reazioni all’indomani dell’importante operazione dei Carabinieri che ha portato ieri a sequestrare oltre 3 milioni di euro nei confronti del Capoclan G.M., considerato dagli investigatori nell’ambito dell’indagine Tritone il capo della ‘Ndrangheta locale con il controllo sulle cittadine del litorale romano. Imponente il patrimonio confiscato dai Militari: 10 immobili, tra cui ville e immobili di pregio, 6 terreni, 2 autovetture, conti correnti e una società di rivendita autoveicoli, frutto del denaro ricavato dalle attività criminali. Adesso però c’è chi chiede di andare oltre facendo piena luce sui rapporti con il mondo della politica.
La Rete no bavaglio
“Il sequestro dei beni al boss del litorale laziale conferma il radicamento delle mafie nei territori del sud pontino – spiega in una nota la Rete no bavaglio Roma sud/Latina – Una questione che non interessa solo la magistratura e le forze dell’ordine ma anche la società civile che deve continuare a lottare per riappropriarsi di un territorio umiliato e depredato dalla criminalità organizzata. La lotta ai clan non si fa solo con le inchieste giudiziarie ma con l’impegno di tutte le realtà e facendo rete con tutte le associazioni attive sul territorio. In questo contesto la Rete NoBavaglio continua insieme a tante altre organizzazioni il suo lavoro per sensibilizzare i territori sulla legalità in attesa di nuove azioni giudiziarie che facciano luce sulle incandidabilità dei politici coinvolti nell’operazione Tritone di cui ad oggi non si sa ancora nulla”.