Domani, 19 agosto, è una data importante per il cinema italiano, Nanni Moretti che compie 70 anni. Una ricorrenza grazie alla quale ripercorrere il lavoro svolto da di Moretti, nella sua qualità di attore, sceneggiatore, produttore e regista. Un mondo nel quale l’artista ha iniziato a muovere i suoi primi passi poco più che ragazzino, intorno ai 18 anni. Impegno che lo ha visto sin da subito alla direzione di cortometraggi e documentari.
Nanni Moretti nasce a Brunico da genitori romani
Nato a Brunico il 19 agosto del 1953, Giovanni Moretti, detto Nanni, ha genitori romani, papà è uno storico dell’antichità classica e docente universitario; mamma una professoressa di lettere al ginnasio; e ha due fratelli: Franco e Silvia. Tra le passioni di Moretti non solo il cinema, ma anche la pallanuoto.
Primo lungometraggio
Il successo per Moretti arriva alla fine degli anni ’70 con il lungometraggio ‘Io sono autarchico’, ma si tratta solo dell’inizio di una lunga serie di successi, tra i quali: Sogni d’oro, Palombella rossa, la messa è finita, caro diario, Aprile, La stanza del figlio, Habemus Papam , Mia madre, Tre piani. Una carriera costellata anche di riconoscimenti: il primo premio al Festival di Cannes, due david di Donatello e ben sette Nastri d’Argento.
Il matrimonio e la nascita del suo unico figlio Pietro
È stato sposato con Silvia Nono con la quale ha avuto nel 1997 il suo unico figlio, Pietro. Ma Nanni Moretti, premi alla carriera a parte, è stato capace di portare sullo schermo temi sociali che hanno indotto gli spettatori a riflettere. In fondo è stato questo l’obiettivo che l’artista si è prefisso nel suo impegno professionale sia dietro che davanti la macchina da presa: far pensare.
Le opere di Moretti sono intrise di vita. In un primo momento ha raccontato l’insofferenza, ma anche la noia e le emozioni di un giovane attore agli esordi e della generazione che era chiamato a rappresentare, con l’avanzare degli anni affrontare temi più maturi di analisi politica e posizioni nette.