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Muore dopo 4 anni di calvario Jean Luc Krautseieder: il giovane pontino aggredito in Francia

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Muore dopo quattro anni di calvario il 33enne di latina brutalmente aggredito nel 2019 in Francia. Rimase anche in come per un mese.

Era stato brutalmente aggredito da tre giovani rom, uno giovanissimo, per le strade di Langon, una frazione di Bourdeaux in Francia. Jean-Luc Krautsieder, originario di Latina, aveva 33 anni quando entrò in coma a causa dei violentissimi colpi inferti. La brutalità delle botte lo avevano talmente tanto sfigurato che fu necessario un esame genetico per la sua identificazione. Anche per questo il Gip francese decise di procedere per tentato omicidio. È di oggi la notizia della fine del suo calvario durato quattro anni. Jean-Luc lascia la sua famiglia e tutti gli amici che gli sono stati vicino anche in questi quattro anni.

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I fatti

I giovane latinense era in Francia per motivi di lavoro. La sera del 1 giugno 2019 fu brutalmente aggredito da tre giovanissimi rom a scopo di rapina. Addirittura uno dei tre aveva solo 13 anni. Per oltre un mese l’allora 33enne rimase in coma all’ospedale Le Pellegren di Bordeaux. Poi fu trasferito in un centro riabilitativo presso Chateau Raze a Cenac, sempre a Bourdeaux. Alcuni passanti, dopo l’aggressione, chiamarono i soccorsi. Ma si rese necessario un esame genetico al fine di riconoscerne l’identità, talmente erano stati violenti i colpi. La comunità del capoluogo pontino, se pur a distanza, si strinse attorno al ragazzo. Intervenne anche l’allora sindaco Damiano Coletta, esprimendo solidarietà a tutta la famiglia. Oggi anche lui esprime lo sconforto per la scomparsa di Jean-Luc, in un post: “È durato tre anni il calvario di Jean-Luc Krautsieder, il nostro concittadino aggredito e brutalmente picchiato a Langon, vicino Bordeaux da criminali rimasti ignoti. Era in Francia per lavoro, non è più tornato“, dice l’ex sindaco. E poi sottolinea: “In questi tre anni la solidarietà dei latinensi non è mancata per contribuire alle spese per la struttura sanitaria di riabilitazione dove si sperava potesse trovare salvezza. Tre anni in cui la lontananza ha pesato ancor di più sul dolore dei suoi cari. Oggi Jean ci ha lasciati. Alla mamma Lucia e alla sorella e alla famiglia tutta il mio abbraccio più affettuoso“. La comunità di Latina, anche mediante la famiglia, organizzò una raccolta fondi con un evento, al fine di sostenere le spese mediche. Purtroppo è stato tutto inutile.

 

 

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