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“MOBILITA’ GARANTITA E GRATUITA”… A CARO PREZZO

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Sembrava un’opera buona, ma lo era solo per gli organizzatori. Il servizio di trasporto gratuito per persone con disabilità offerto dalla ditta “Mobilità Garantita e Gratuita” (MGG) nascondeva infatti un lucroso giro di soldi, come segnala Angelo D’Avino, presidente del  comitato D’Avino Inform@. “Il 17 luglio 2009, con la delibera n° 180 il comune di Pomezia decide di stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito con la ditta “Mobilità Garantita e Gratuita” (MGG) – spiega D’Avino – Questa società offre la possibilità al Comune di Pomezia (e a tanti altri) di dotarsi di mezzi idonei per le esigenze di mobilità dei cittadini più disagiati, attraverso il reperimento di fondi da parte di Aziende locali che vedranno in cambio di un sostanzioso contributo il proprio logo iscritto sulle fiancate dei mezzi. Data l’iniziativa apparentemente lodevole, lo stesso Assessorato alle Politiche Sociali si fa promotore di tale iniziativa, a seguito della quale le aziende locali hanno dato il loro contribuito”.

“Fin qui – prosegue D’Avino – potrebbe sembrare tutto nella norma, ma è solo apparenza. La MGG infatti, società specializzata nella fornitura di mezzi per la mobilità di persone con limitate abilità motorie, offre in comodato d’uso ai Comuni un mezzo e permette che le aziende locali possano farsi pubblicità attraverso l’inserzione dei propri  loghi. Ammirevole, decisamente. Un po’ meno, però, se andiamo a svelare i prezzi degli spazi pubblicitari: 4.400,00 euro, che con l’IVA arrivano a 5.280,00 per tutta la durata del contratto, pagabili con delle agevolatissime rate mensili di 125,33 euro. E se consideriamo che gli spazi disponibili sul pulmino sono 14 il conto è presto fatto. Ma la Speculazione non finisce qui. Il mezzo in questione, Fiat Ducato a 9 posti, ha un prezzo di mercato di 35 mila euro.  La MGG però non acquista i mezzi, ma li prende in locazione da un’azienda di Bologna, la Elleci Service srl, e il loro contratto è di 4 anni, esattamente uguale alla durata del contratto pubblicitario con le aziende, una strana coincidenza.  Strana coincidenza che frutta alla MGG migliaia e migliaia di euro di guadagno celati dietro la parvenza di un’azione di beneficenza. Per questi motivi la famiglia Balzarini amministratrice della MGG, viene arrestata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Velletri”.

In realtà gli arresti avvengono per ben altri motivi: si parla di un’evasione fiscale milionaria a carico di John Balzarini, noto come “il re delle pentole”, accusato di bancarotta fraudolenta assieme ad altri familiari, tra cui la sorella Jacqueline ed il padre Antonio. La famiglia è titolare di diverse società: secondo quanto appurato dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Velletri e coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, gli amministratori trasferivano gli utili da un’ impresa all’altra – la Free Net Srl, la Fived Spa, la Wtc Srl, la Jjmr Srl, la Calamento Srl, la Wip Sud Srl e la Mgg Italia Srl – per evitare di pagare le tasse.

“Giustizia è fatta – continua il presidente del comitato D’Avino Inform@ – Peccato, però, che la nostra amministrazione locale o chi per lei non abbia minimamente reso nota la notizia e soprattutto non abbia informato le aziende che con la MGG avevano stipulato un contratto che è necessario prendere dei provvedimenti ed interrompere il rapporto contrattuale. Molte aziende infatti sono assolutamente ignare dell’accaduto e con molta probabilità continuano a pagare le “agevolatissime rate” alla società truffaldina. Dal momento che il comune di Pomezia, e in particolare l’Assessorato alle Politiche Sociali, sono stati promotori  dell’iniziativa è più che giusto che ora si assumano le proprie responsabilità ed ammettano di aver peccato di superficialità: probabilmente, se avessero fatto qualche ricerca in più, avrebbero scoperto per primi che non era tutto oro quello che luccicava”. Gli arresti sono stati effettuati lo scorso maggio. “Il silenzio non serve – conclude D’Avino – visto che i fatti  sono ormai  stati resi noti a livello nazionale, pubblicati dal Corriere della Sera il 12 maggio a pag. 5. Una politica più coraggiosa sarà certamente più fruttuosa. Quindi ci chiediamo: perché chi di dovere finora non ha fornito chiarimenti utili? Perché a più di un mese dall’accaduto ancora non sono stati presi i giusti provvedimenti? Le aziende coinvolte attendono con ansia le giuste risposte”.

A “difesa” del Comune di Pomezia, si può chiarire che sono ben 635 le Amministrazioni comunali, sparse su tutto il territorio nazionale, che hanno stipulato convenzioni con la MGG, ultima delle quali il Comune di Cerignola (FG) lo scorso 8 maggio, quindi pochissimi giorni prima che l’inchiesta venisse resa nota.

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