Arrestata il 6 settembre scorso la escort rumena A.M. con l’accusa di estorsione. La vittima sarebbe un importante funzionario Rai di 66 anni derubato di più di 100mila euro. Minacce e richieste di ogni genere da parte della 30enne, come riportato da Repubblica: “Ammazzo tutti i tuoi gatti”, e ancora: “Fai qualcosa, la mafia mi vuole uccidere”. La donna avrebbe anche finto un tentato omicidio tramite un selfie e un coltello puntato alla gola: “Aiutami, ti prego. O loro mi uccideranno”. I due si erano conosciuti su una chat per adulti.
Le richieste economiche: “Devo dare i soldi alla mafia, ti prego aiutami“
Dopo essersi conosciuti e frequentati in un appartamento al Labaro la donna avrebbe avanzato anche altre richieste economiche oltre al consueto pagamento delle prestazioni sessuali. La 30enne per mesi avrebbe chiesto e ottenuto cospicue somme di denaro dal funzionario Rai per le più strampalate esigenze. Prima una presunta malattia del figlio (e quindi l’impellente bisogno di soldi), poi la cattiva salute della madre, fino ad arrivare ai ricatti della mafia e ad un finto tentato omicidio con tanto di selfie con coltello puntato alla gola della ragazza. Estorti più di 100mila euro in diverse rate da mille e 3mila euro.
Le minacce
Il funzionario Rai ha più volte tentato di bloccare il numero di telefono della donna, ma è stato subito minacciato. Il 66enne ha ricevuto un messaggio da un numero estero: “Sblocca il numero di A. o ci saranno conseguenze per te”, con la successiva promessa di rendere pubbliche chat e contenuti che avrebbero rovinato la carriera lavorativa dell’uomo.
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Il blitz della polizia
Il funzionario Rai, a quel punto, ha deciso di rivolgersi alla polizia. Ad occuparsi dell’arresto gli uomini del Commissariato Viminale di via Farini, Roma. Il blitz risale allo scorso 6 settembre. La vittima ha organizzato un incontro per consegnare del denaro alla donna. Non appena l’uomo ha consegnato i soldi gli agenti sono intervenuti e hanno bloccato la 3oenne. L’arresto è stato convalidato dal Gip.