“Fanno le cose al buio di nascosto come i ratti“. Così su Instagram Flavio, il fidanzato di Michelle Causo, la diciassettenne brutalmente uccisa da un coetaneo nel quartiere romano di Primavalle. Questo dopo aver appreso dell’onta perpetrata nella notte, da parte di ignoti, allo striscione appeso in memoria della compagna a Cinecittà. “Indegni. Non meritavano nemmeno di inalare il primo respiro appena nati“.
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Lo sfregio alla ragazza, a due settimane dal funerale
Non c’è pace per Michelle, nemmeno da morta. Ad essere preso di mira uno striscione in sua memoria realizzato da chi le voleva bene, ed affisso a Cinecittà. Strappato, all’altezza del volto, come a dire che lì la sua immagine non è affatto gradita. Poi nella notte, è stato lasciato a penzoloni. Si doveva vedere bene lo sfregio nei confronti dell’adolescente. Flavio, denunciando sui social il gesto oltraggioso, si è lasciato andare così: “Siete delle M….fate schifo“. In una story, successivamente, il giovane ha apostrofato così i vandali: “Fanno le cose al buio di nascosto come i ratti. Senza p…, indegni che non meritano neanche di inalare il primo respiro quando sono nati“. Il caso ha destabilizzato tutta Italia, per la modalità e per l’età dei protagonisti. Michelle Causo era stata brutalmente uccisa, con diverse coltellate, almeno sei. Autore del femminicidio un coetaneo di 17 anni, originario dello Sri Lanka, che l’ha uccisa nel suo appartamento di via Dusmet. Il movente, secondo la sua versione, una lite per una cifra economica irrisoria. Dopo il delitto ha caricato il cadavere in un carrello della spesa per poi abbandonarlo accanto a un cassonetto dei rifiuti. Però, secondo le amiche della giovane, il debito del ragazzo nei confronti di Michelle sarebbe stato di almeno 1500 euro per questioni di droga.