Il comico ha ironizzato sui politici locali e sottolineato il “peggioramento” di Torvaianica.
È stato uno spettacolo divertente, quello dato ieri sera dal comico romano Maurizio Battista in piazza Kennedy, a Torvaianica. Battute esilaranti tutte incentrate sulla romanità e sul modo di essere dei romani, faciloni ma anche osservatori. Tanto osservatori che il cabarettista di S. Giovanni si è accorto, come lui stesso ha detto durante lo spettacolo – che Torvaianica, rispetto a parecchi anni fa, non è migliorata affatto. Anzi, è peggiorata. Battista si è rivolto ai due assessori presenti (“lei che lavoro fa?”. “L’assessore”. “Ah, a Pomezia fare l’assessore è un lavoro?”, e giù la risata ironica dello stesso comico, seguita da quella del pubblico, meno ironico di Battista…). Ma non vogliamo parlare dello spettacolo. Bensì del fatto che questa mattina la recinzione messa per impedire che chi non aveva fatto il biglietto di entrata potesse vedere cosa succedeva sul palco sia miseramente e pericolosamente crollata. Se fosse successo ieri sera sicuramente adesso staremmo contando i feriti e le persone spaventate. Fortunatamente è successo ore dopo la fine dello spettacolo, ma ci si chiede lo stesso come sia potuto succedere. E ci si chiede come mai, alle ore 19:30 del giorno dopo, piazza Kennedy presenti ancora evidenti le tracce della presenza degli spettatori (paganti e non): cartacce, bottiglie, rifiuti di vario tipo dove ieri c’erano le sedie. Uno “spettacolo” che i residenti e i turisti non vorrebbero vedere, neanche se ad essere pagati fossero loro.
E se ieri sera Maurizio Battista ha dichiarato che vede Torvaianica peggiorata, cosa direbbe se la potesse vedere stasera, con le “macerie” del suo spettacolo ancora in bella vista? “A me non fanno ridere i comici, a me fa ridere la gente” (frase più volte ripetuta nel corso dello spettacolo). Ci sarà da ridere anche in questo?