Le nuove regole della Maturità 2023, se comprese bene, potrebbe dare una grossa mano a quegli studenti che l’affronteranno. Dopo il bando della famosa tesina d’esame, tale ruolo di jolly potrebbe essere rilevato dal curriculum dello studente. Come un normale Curriculum Vitae, ogni ragazzo potrà riempire un documento con le proprie abilità scolastiche ed extra scolastiche.
Il curriculum dello studente per la Maturità 2023
Ma cosa dobbiamo scriverci esattamente in questo curriculum? Anzitutto, tutte le certificazioni conseguite dallo studente durante la sua vita fino al giorno dell’esame, in una documentazione che mostrerà alla commissione d’esame tutte le potenzialità del singolo candidato. Certificazioni di lingue, informatica, certificazioni legate anche ad attività extra scolastiche, che potrebbero essere legate all’esperienza del volontariato o delle attività sportive agonistiche. Insomma, un certificato che mostrerebbe come, chi ha davanti il docente, è un “bravo ragazzo” a tutti gli effetti.
Come giocarsi questa carta agli orali?
Ci vorrà dono della persuasione, oltre alla capacità di portare il discorso su quelle abilità dentro il curriculum proposto. Lo studente, nel riempirlo, non dovrà strafare: inserire solo cose che ha effettuato realmente, perché in un ipotetica domanda su quelle attività, deve saper rispondere a tutto. Non solo per quello che concerne il volontariato, ma soprattutto quando afferma di possedere dei titoli legati ai livelli delle lingue straniere: se affermo di avere attestati in inglese, devo dimostrarlo poi coi fatti di saperlo.
Ma serve parlare solo di lingue o abilità scolastiche?
Si potrebbe portare la commissione anche fuori dai discorsi più scolastici, magari sorprendendoli con attestati di volontariato o legati a titoli sportivi. Discorsi che da sempre nutrono interesse in chi non è avvezzo del mondo sportivo o del sociale, aiutandovi magari anche a parlare di quello che fate di positivo nelle attività extrascolastiche e lasciare un’opinione positiva di voi in chi vi esaminerà.