Alle 8:30 un nuovo allarme ha fatto scattare il capitano, che ancora non era rientrato in caserma: una donna in preda al panico si è avvicinata a Secci gridando e piangendo. Tra le lacrime, la donna ha chiesto aiuto, raccontando che suo marito stava picchiando la loro figlia, incinta di otto mesi. Il capitano, accompagnato dalle stesse colleghe che avevano operato sull’auto, ha seguito la donna fino alla sua abitazione, dove effettivamente si trovava il marito che, in preda all’ira, stava picchiando una ragazza. Secci, dopo essere riuscito a ricondurre l’uomo alla ragione, ha chiamato l’ambulanza del 118 per far verificare le condizioni della giovane. La ragazza, che riportava evidenti ecchimosi ed escoriazioni dovute alle percosse, è stata ricoverata nella clinica S. Anna di Pomezia. Intervenuti sul posto, sempre su richiesta del comandante della Polizia Locale, anche i Carabinieri di Ardea, che hanno provveduto alle formalità del caso.
Luigi Centore