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Marta Russo, il mistero della studentessa uccisa a La Sapienza va ‘in scena’ a Pomezia

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Fare luce su un mistero a distanza di 21 anni. Un’impresa quasi impossibile, ma che potrebbe aprire nuovi spiragli e nuove prospettive in quello che è uno dei grandi “gialli” italiani: la morte di una studentessa uccisa perché si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

E questa nuova prospettiva potrà essere osservata da tutti coloro che, venerdì 16 marzo alle ore 21, si recheranno al Teatro comunale di via della Tecnica a Pomezia, dove andrà in scena la performance di Mauro Valentini, autore del libro-inchiesta “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza”.

 Il 9 maggio 1997 Marta Russo, una studentessa dell’Università La Sapienza di Roma mentre passeggia a fianco di una sua amica viene colpita da un proiettile che la ferisce mortalmente alla nuca. È l’inizio di un incubo per tutti gli studenti dell’ateneo più grande d’Europa. Chi può aver avuto motivo per sparare ad una ragazza modello, che non aveva nemici. Affiora già durante le prime indagini l’idea che l’omicidio sia opera di un pazzo oppure sia il tragico risultato di un incidente. Poi però, le perizie e le testimonianze che si arricchiscono di particolari giorno dopo giorno focalizzano l’attenzione su due giovani assistenti della Facoltà di Filosofia del Diritto: Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, che per quell’omicidio verranno condannati dopo cinque gradi di giudizio.

Ma molte domande resteranno per sempre senza risposta:  perché hanno sparato? Chi sono i testimoni che li hanno visti compiere questa follia? Quali misteri a distanza di venti anni si celano attorno a quello sparo all’Università? Mauro Valentini ripercorre l’incredibile vicenda umana e giudiziaria che ha portato alla condanna di Scattone e Ferraro, svelando molti particolari inediti di quello che rimane, nonostante la sentenza passata in giudicato, un vero enigma.

Il racconto si sofferma sui testimoni dell’accusa e della difesa, rimanda indietro il nastro di quelle testimonianze che furono decisive per il convincimento dei giudici e l’autore trova 18 elementi che non collimano con la tesi ormai passata alla storia e agli archivi processuali. 

Una tesi che non convince appieno e che a distanza di 20 anni lascia non risolti troppi dubbi, sfiorando la carne viva di una vicenda che ancora sanguina e che l’opinione pubblica non ha rimarginato né consegnato alla Storia.

Perché, come scrive Sandro Provvisionato nella sua prefazione del libro: “per Marta Russo non è stata fatta giustizia”

 

MAURO VALENTINI

È uno scrittore e giornalista romano, anche se da anni vive a Pomezia. Ha diretto in passato un blog – magazine di grande successo e oggi scrive principalmente di cronaca nera e di cinema collaborando con diverse testate nazionali, tra le quali Settimanale Grandangolare,  Giallo e Cronaca & Dossier.  Con “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza” ha vinto l’undicesima edizione del premio letterario Costa d’Amalfi letteratura 2017 – È relatore di diversi convegni sul tema della violenza di genere e nel territorio dove vive è  riferimento culturale per moltissime iniziative letterarie. È ospite di numerosi programmi di approfondimento radiofonici e televisivi come opinionista. Ama il Cinema francese, il “noir” e la “nouvelle vague” sono i suoi ideali narrativi più alti a cui si ispira. Come autore letterario è stato premiato in diverse manifestazioni internazionali. Con Sovera ha già pubblicato, oltre all’ultimo “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza” altri due libri –inchiesta: “40 passi” e “Cianuro a San Lorenzo” che hanno analizzato i misteri insoluti di due delitti avvenuti a Roma, contribuendo a riaccenderne l’interesse mediatico e investigativo.

 

 

 

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