Durante l’operazione antiabusivismo commerciale denominata “Commercio globale” messa a segno il 9 Luglio dalla squadra navale della Polizia di Stato di Anzio comandata dall’ispettore capo Antonio Oliviero, in collaborazione con gli agenti della polizia locale di Ardea guidati dal maggiore Luciano De Paolis e con il personale della Capitaneria di Porto, coordinato dal comandante Giuseppe Falato, uno dei “vu cumprà” fermati ha tentato di tagliarsi le braccia per non farsi sequestrare le chincaglierie. L’uomo, di nazionalità nord africana, ha raccolto sulla spiaggia un vetro di bottiglia ed ha iniziato a farsi dei tagli sulle braccia. Nessuno dei gruppi che stavano operando i controlli se ne è accorto, tanta è stata la rapidità dell’azione, ma la prontezza di riflessi del maggiore Luciano De Paolis della polizia locale ha evitato che il sangue dell’uomo entrasse a contatto con gli agenti che stavano operando, come sembrava essere intenzione del nordafricano. Sul posto veniva fatta giungere un’ambulanza del 118, che ha medicato l’autolesionista e trasportato all’ospedale più vicino, dove sono stati effettuati tutti gli esami del sangue, dai quali è emerso che l’uomo è positivo alla tubercolosi. Chiara la preoccupazione degli agenti della polizia locale, che hanno comunicato questo caso di TBC per portare a conoscenza dei bagnanti quanto accaduto e per consigliare di fare attenzione ad acquistare prodotti venuti in contatto con queste persone, specialmente se si tratta di prodotti alimentari. Spesso gli ambulanti si avvicinano ai bagnanti per convincerli ad acquistare i loro prodotti, facendoli passare di mano, magari dopo essersi messi le mani in bocca, con il rischio di trasmettere virus. Purtroppo ad Ardea non è la prima volta che viene segnalato un caso di TBC, ricordiamo tutti quello dello scorso anno presso un asilo proprio del lungomare. Sentito telefonicamente il sindaco Luca Di Fiori, ha detto che non ne è a conoscenza di questo episodio, in quanto la ASL, almeno fino a venerdì alle 21.00, non ha comunicato nulla all’Amministrazione. Ma anche quando scoppiò il caso nell’asilo la ASL diffuse la notizia solo dopo diversi giorni: furono i giornalisti a divulgarla ai genitori. Va inoltre detto che il problema dei “vu cumprà” è molto sentito specialmente dai commercianti del lungomare, che si lamentano del fatto che regole, leggi e tasse, ma soprattutto igiene, debbano esistere solo per loro e non per gli abusivi.
Gli ambulanti che operano nella zona di Ardea in genere vivono sotto i ponti della litoranea, nei cespugli limitrofi al lungomare dei Troiani, alle spalle della nota “Cirillopoli” o nelle catapecchie abbandonate sul litorale. Adesso, dopo la solerte preoccupazione degli agenti della polizia locale, sarebbe il caso di prendere seri provvedimenti, oltre che avvertire la popolazione a non acquistare prodotti, specialmente cornetti, bombe, ciambelle, pannocchie, granatine.
Luigi Centore