“Un atto grave e dannoso per il Comune di Pomezia e per tutti i cittadini e i commercianti della città”, è stata la reazione secca e dura del Sindaco Enrico De Fusco e dell’Assessore ai Servizi Finanziari Antonio Maniscalco dopo la segnalazione da parte della società Andreani Tributi, ditta che si occupa, per conto dell’Ente, dell’accertamento di eventuali evasioni tributarie (Tarsu, Ici, pubblicità e occupazione di suolo pubblico) “di presunte persone che, spacciandosi per incaricati dal Comune e dalla Andreani stessa, con tanto di tesserino di riconoscimento, visitano attività commerciali di Pomezia chiedendo impropriamente somme di danaro che partono da un minimo di venticinque euro”. “Sembrerebbe – ha dichiarato l’Assessore Maniscalco – che ci siano persone che richiedono denaro ai commercianti spacciandosi per riscossori di tributi o addetti al recupero evasione. Si tratta di una truffa. I dipendenti della società Andreani addetti agli accertamenti tributari NON hanno l’incarico di riscuotere direttamente denaro, ma SOLO di verificare la regolarità o meno dell’avvenuto pagamento delle tasse, da parte di privati e imprese. Il pagamento non avviene MAI in maniera diretta, ma solo dopo ricevuta presso domicilio della cartella esattoriale di messa a ruolo ESCLUSIVAMENTE a firma del Comune di Pomezia”. “Invitiamo cittadini e commercianti – ha proseguito il Primo Cittadino – a rivolgersi immediatamente ai Carabinieri o all’Ufficio Tributi del Comune qualora si trovassero alla presenza di persone che, spacciandosi per dipendenti comunali o della società Andreani, chiedano soldi per sanare eventuali irregolarità o per pagare eventuali tributi. E’ una vera e propria truffa, immediatamente denunciata alle Autorità sia da parte dell’Ente che da parte della società stessa. Chi pensa di poter approfittare della buona fede di commercianti e cittadini, così come dell’Amministrazione comunale, oltre a commettere un reato grave, danneggia in modo consistente l’immagine della città e le casse comunali”.
Il modus operandi ricorda quello denunciato qualche mese fa dall’associazione ONLUS Mano Amica. Il presidente fu costretto a fare una denuncia contro ignoti in quanto si aggiravano per le strade cittadine due individui, un uomo ed una donna, che – dotati di falsi tesserini attestanti l’appartenenza alla ONLUS – chiedevano contributi per l’acquisto di un mezzo di trasporto destinato ai disabili. Mezzo che, effettivamente, di lì a poco sarebbe stato donato all’associazione anche grazie alle donazioni dei cittadini coordinate e coadiuvate però direttamente dal Comune di Pomezia.