Dalla riunione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico presso la Prefettura, sono uscite ovviamente degli elementi rispetto alla criticità della malamovida a Trastevere. Al tavolo hanno partecipato l’Assessorato alla Sicurezza e al Commercio presso il Campidoglio, e la minisindaca del I Municipio, oltre ovviamente al Prefetto e alla Polizia Locale. A quest’ultimi si è chiesto di redistribuire agenti e risorse, soprattutto quelli concentrati al Colosseo. I dati oggettivi però ci dicono che nell’immediato nulla cambierà, infatti per le giornate di oggi e domani non c’è variazione rispetto all’ordine di servizio dei Vigili Urbani. Nessuna contingenza è in essere a favore di Trastevere.
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Per Trastevere mancano le risorse presso i caschi bianchi
La coperta è corta. Anche se si sono battuti i pugni sul tavolo, la realtà l’ha rappresentata bene il comandante Ugo Angeloni. Il dirigente non ha alcuna intenzione di spremere i suoi; e risorse disponibili al momento sono occupate presso i presidi nei cantieri. Al massimo può essere dirottata nello storico quartiere capitolino una pattuglia al mattino, ma la sera zero. Il segretario provinciale Ugl Autonomie, Sergio Fabrizi, a tal proposito dichiara al Messaggero: “Avevamo chiesto un’assunzione emergenziale, in aggiunta al concorso che non fornirà nuovi agenti prima del 2024, da farsi in primavera per 500 unità attingendo alle graduatorie di altri Comuni, invece siamo rimasti inascoltati ed ecco che anche a Trastevere mancano i vigili. Il sindaco intervenga“. Ci sarebbe peraltro l’esigenza di prolungare il servizio di controllo anche con etilometro oltre le ore due del mattino, ma a partire da quell’ora i caschi bianchi si dileguano.
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Comitato per la Sicurezza. Tolleranza zero per chi vende alcolici fuori orario
Al tavolo gli elementi che sono usciti, rispetto agli aspetti di maggiore preoccupazione, sono quelli inerenti i locali. Si sarebbe dato impulso al Gruppo di Coordinamento Interforze a Trastevere al fine di promuovere maggiori controlli nelle ore di maggiore assembramento. Ciò al fine di contrastare la vendita di alcolici ai minori. In teoria la volontà sarebbe quella di intolleranza rispetto a chi contravviene, con sospensione delle licenze e chiusure. Poi c’è l’argomento concernente il pullulare di dehors abusivi dei laboratori artigianali, kebab, pizzerie al taglio, gelaterie. Ciò, secondo il Tavolo, contribuirebbe sensibilmente al riversarsi in strada di troppe persone difficili da gestire. Poi un dato agghiacciante. Lucarelli vorrebbe chiedere al Governo di non prorogare oltre il 31 dicembre le deroghe sulle normative Covid, al fine di ridurre gli assembramenti. Strumentalizzando così la pregressa pandemia, e anche se non c’è una emergenza in essere.