Siamo alle solite. Pensano di fermare il degrado generato dalla malamovida insistendo sulle sanzioni a market, ristoratori e bar. E va bene; chissà quando l’amministrazione romana imparerà che non è un problema di orari o somministrazione di alcolici, ma di cultura e di educazione. Una volta chiuso un bar, il giovane facinoroso è perfettamente in grado di procurarsi l’alcol altrove. Per non parlare delle droghe. Ma, con molta probabilità, c’è qualcuno, in ordine alle amministrazioni romane, ostaggio di comitati che “vogliamo dormire“, e allora tanto vale farli contenti. Nell’incontro di oggi con il Prefetto Lamberto Giannini presso il Comitato per l’Ordine e per la Sicurezza, dedicato al caos notturno l’assessore al Commercio di Roma con Lorenza Bonaccorsi minisindaco del I Municipio, chiederanno nuovi provvedimenti.
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Più forze dell’ordine in strada. Tolleranza zero per i locali della movida
‘Nuovi’, sì, ma sono sempre le stesse toppe. Più controlli, più agenti a presidio delle strade, sanzioni severe e chiusure per market, bar e ristoranti che somministrano alcolici. Insomma rimedi maldestri e muscolari con l’obiettivo di ridurre un fenomeno fisiologico quando si assembrano molte persone. Risse, degrado, schiamazzi, aggressioni. Sono sicuramente fenomeni da combattere, ma forse è il caso di cambiare metodo. Nel mirino c’è Trastevere e soprattutto in ordine a questo quadrante per chiedere i provvedimenti di cui sopra. Secondo il comune le volanti che già presidiano la zona nelle ore serali non bastano. Chiedono una stretta ulteriore che potrebbero rientrare in una apposita ordinanza. Chiusura automatica di locali e minimarket recidivi rispetto ala vendita di alcol in orari non consentiti o a minorenni. Oppure massima severità rispetto a locali che tengono la musica alta per attirare più clienti o che piazzano più tavolini del dovuto. In questo caso le due amministratrici chiedono anche la chiusura per 15 giorni.
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Secondo la minisindaca e l’assessore vanno rivisti anche gli orari
Vogliono la moria. La noia. Per loro andrebbero rivisti anche gli orari di somministrazione di alcolici. Per ora i minimarket nel fine settimana sono obbligati a chiudere alle 22. Dalle 22 i bar non possono somministrare alcol in vetro, ma possono lavorare fino alle 2. Pare che si stia studiando la possibilità di imporre ai bar di chiudere anticipatamente e il divieto di bere all’esterno da mezzanotte. Insomma, l’amministrazione di sinistra alla fine si è rivelata tra le più bigotte conservatrici degli ultimi anni.