Si spegne in una nota critica romana a 85 anni la storica firma de Il Messaggero Fabrizio Zampa. Figlio del noto regista Luigi Zampa, Fabrizio ha dedicato tutta la sua vita alla musica; il musicista, giornalista e critico musicale era amico di Fabrizio De André e Lucio Dalla con cui aveva anche suonato. Fino a pochi mesi fa, lucidissimo, ancora scriveva per il noto quotidiano romano, a testimonianza del suo attaccamento al mondo della musica e del giornalismo.
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Per Renzo Arbore era ‘l’inarrestabile’; così Zampa si impone al grande pubblico
Intrinsecamente legato a Renzo Arbore, Zampa era conosciuto anche come “l’inarrestabile”. Il suo nome comenincia a girare nell’ambiente della critica musicale già grazie a Il Messaggero, ma fu la sua partecipazione a programmi mainstream come ‘L’altra Domenica‘ e ‘Quelli della Notte‘ condotti da Arbore a regalargli la notorietà. Tutto inizia però con i Flippers, con cui suonava la batteria, in quel periodo formata anche da Lucio Dalla. Un Dalla forse meno noto che già si faceva conoscere cantando, ma che nasce come clarinettista. In quel periodo facevano parte della band anche Franco Bracardi al pianoforte e Massimo Catalano al contrabbasso.
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Fabrizio Zampa, aneddoti e origini
Zampa raccontava volentieri del periodo con Lucio Dalla: “I The Flippers negli anni sessanta hanno venduto cinque milioni di dischi. Lucio Dalla rimase per due anni. Quando non ricordava le parole allora le inventava. Con lui facemmo insieme il Cantagiro coi Watussi e ci divertivamo come matti“. Figlio d’arte, il padre era un noto regista neorealista e della commedia italiana, famoso per opere come ‘L’onorevole Angelina, ‘Anni Facili’, ‘Il vigile’ e ‘Il Medico della Mutua’. Il collega Marco Molendini lo ricorda così in un toccante post: “Fabrizio è stato un protagonista di un Messaggero leggendario, un riferimento di una redazione singolare e fortissima, con Gigi Vaccari, Gloria Satta, Rita Sala, Paolo Zaccagnini, Guglielmo Biraghi, Renzo Rian, Teodoro Celli. Un ricordo indelebile. Ciao Fabrizio“.