La ipotetica chiusura del Caffè Greco, si rivelerebbe l’ennesimo colpo alla cultura romana. Questo perché negli ultimi anni, anche per la pandemia da Covid-19, la Città Eterna ha dovuto salutare – in maniera definitiva – tante attività che hanno contraddistinto la storia del territorio romano e il suo Centro Storico. Un ipotesi che potrebbe toccare anche la storica caffetteria di via Condotti, che dopo 270 anni potrebbe chiudere i battenti per il rischio sfratto dall’attuale proprietà.
Il caso sfratto al Caffè Greco
Lo spazio nel Centro Storico della Capitale, inaugurato addirittura nel 1760, non è solo un semplice caffè per Roma: è la galleria d’arte privata più grande del mondo. Sorseggiare il proprio caffè lì, significa farlo accostandosi alla millenaria storia della Città Eterna e soprattutto sedersi dove un tempo i principali intellettuali del Paese si presentavano al tavolo. Eppure, nonostante l’imponente storia, tra i gestori del locale (la srl Antico Caffè Greco) e i proprietari della struttura (l’Ospedale Israelitico) non si riesce a trovare una quadra per il proseguo del rapporto di affitto.
Il problema sull’affitto
La questione dell’affitto andrebbe avanti da almeno sei anni, con proprietari e gestori che non avrebbero mai trovato una quadra per venirsi incontro. Tutto ciò nonostante la rimodulazione del contratto d’affitto a prezzi di mercato, che nel 2017 era fissato a un costo di 16 mila euro mensili: numeri che però non hanno avvicinato le parti tra domanda e offerta. Dopo vari procedimenti processuali, la sentenza ha stabilito lo sfratto dal locale nella giornata di giovedì 22 giugno 2023. Un fatto che, almeno in diversi politici, ha fatto scattare subito la mobilitazione.
Le parole dell’ex sindaco Alemanno
Sulla questione del Caffè Greco, si è espresso sulle pagine de Il Messaggero l’ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno: “Questa volta pare che la chiusura sia davvero inesorabile a meno che non ci sia una mobilitazione di intelligenze, istituzioni e politica determinato sino in fondo a impedirlo. Bisogna fare qualcosa per evitare un errore che arrecherebbe un danno alla storia e al turismo di questa città e dell’Italia intera”.
Foto: @alessia_m2394
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