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Liceo artistico, prosegue l’occupazione. Gli studenti: “Muffa, topi, infiltrazioni, intonaco che si stacca: cos’altro dobbiamo sopportare?”

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Prosegue l’occupazione del Liceo Artistico Capogrossi di Pomezia. I rappresentanti d’Istituto questa mattina hanno incontrato la preside per capire se si riesce a trovare una soluzione a breve ai problemi evidenti che ormai da tempo affliggono questa scuola. Già lo due anni fa, infatti. gli studenti fecero autogestione, durante la quale vennero ripulite alcune aule e una parte dell’area esterna, per sopperire al degrado. Anche allora vennero fatte delle richieste alla preside, e di conseguenza alla Provincia: cosa è cambiato in tutti questi mesi? A rispondere uno dei rappresentanti d’Istituto, Matteo Forlani. “Ha detto bene, i problemi all’interno del Liceo Artistico non sono una novità. Durante l’autogestione gli studenti hanno dipinto le aule, sistemato il cortile esterno e fatto altri lavori manuali, ma è servito a ben poco. Sicuramente il loro lavoro ha dato un tocco diverso alla nostra scuola dal punto di vista “esterno”, ma all’interno dell’edificio, come struttura, ci sono milioni di problemi non risolvibili con un’autogestione fatta dagli studenti. Non è cambiato nulla: l’autogestione non è servita a nulla, abbiamo ricevuto complimenti da tutti per quanto abbiamo fatto, ma i problemi strutturali sono rimasti uguali. Riguardo alle richieste fatte alla dirigente, la preside dell’anno scorso si è espressa liceo artistico1molto, ha fatto denunce su denunce (tra qui una alla procura della Repubblica) non avendo mai risposta o soluzione. Anche la preside attuale si è impegnata per farsi sentire, ma non ha funzionato. L’occupazione che abbiamo organizzato non è né politica né contro la presidenza o contro l’organizzazione scolastica, assolutamente no. Stiamo occupando perché è un nostro diritto stare in ambienti sicuri, senza problemi di muffa, infiltrazioni, topi e tanto altro. Purtroppo quando la voce non basta, quando non basta presentarsi sotto il Ministero, tra l’altro per non essere ricevuti, c’è bisogno di qualcosa che attiri l’attenzione e che faccia capire il degrado in cui ci ritroviamo ogni giorno. Ripeto: la presidenza e il personale che opera all’interno dell’edificio scolastico sono sempre stati dalla nostra parte – non parlo dell’occupazione – infatti nell’ultimo consiglio abbiamo concordato gite e stage con l’aiuto della preside stessa, visto che erano argomenti motivo di discussione all’interno dell’istituto”.

liceo artistico2Quali sono nel dettaglio i problemi più urgenti dei quali richiedete la soluzione? E quali sono le vostre intenzioni nell’immediato?

“Ci sono molti problemi da risolvere, tantissimi. Ma principalmente ci aspettiamo una disinfestazione da parte delle ASL per la muffa che fa star male gli alunni, costretti a girare con le sciarpe sul naso e gli antistaminici, e un intervento a livello strutturale, perché le infiltrazioni d’acqua hanno fatto sì che l’interno dell’edificio diventasse marcio. Questo significa che non è più solido ed è a rischio nel caso di terremoto o altro, visto che già senza alcuna vibrazione cadono calcinacci. Quindi quello che vogliamo di più è un intervento che renda la nostra scuola sicura per tutti, non possiamo entrare con la paura di ritrovarci schiacciati da qualcosa o di vomitare per colpa della muffa, o avere paura di schiacciare un topo. Dobbiamo vivere l’esperienza scolastica senza problemi, senza questo genere di cose. liceo artistico4Non abbiamo occupato per fare baccano, per ospitare feste illegali o altro, abbiamo occupato per far capire a tutti che siamo stanchi, siamo stufi. Vogliamo passare le nostre mattinate con tutta la sicurezza del mondo, solamente questo. Ripeto: non è una protesta contro la presidenza, ci siamo solamente stancati di essere ignorati dai “piani alti”. Noi vogliamo studiare, ma anche vivere tranquilli”.

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