I dati drammatici di Legambiente sulla mobilità su ferro di Roma: la Capitale fanalino di coda in Unione Europea.
Roma guarda alla mobilità sostenibile ad alternativa, ma sembra non essere attrezzata per il salto della nella versione “green mobility”. Non sono i cittadini a dirlo, ma bensì Legambiente, con la realtà ambientalista che ormai da anni analizza la struttura della mobilità pubblica all’interno della Capitale. Il dato tratto dall’associazione è molto severo, considerato come Roma sui numeri dispone della minor dotazione di binari in confronto alle altre grandi città d’Europa.
Legambiente: “Roma fanalino di coda sulla mobilità alternativa in Europa”
I tecnici di Legambiente ha tirato fuori i dati dallo studio intitolato “Pendolaria – Speciale aree urbane”. All’interno di questi studi, l’associazione ha fotografato l’allarmante situazione legata alla dotazione di binari per metro e tranvie all’interno della Città Eterna. I numeri presi in studio da Legambiente, evidenziano come Roma abbia 1,43 km di binari per ogni 100 mila abitanti. Un dato drasticamente inferiore alle città europee.
Lo score nelle maggiori città dell’Unione Europea
Per capire la drammaticità della situazione romana, i tecnici di Legambiente hanno studiato la condizione su ferro di metropoli come Londra, Madrid e Berlino. Per ogni 100 mila abitanti, in Inghilterra troviamo quasi 5 km di binari, in Spagna quasi 4,5 km e in Germania poco più di 4 km. Distanze che, se comparate alle cifre rilevate nella Capitale d’Italia, spingono la nostra amata città tra le peggiori metropoli secondo questo andamento.
Il problema di Roma sulla mobilità su ferro
Come evidenzia Amedeo Trolese, responsabile mobilità di Legambiente Lazio, il problema di Roma è strutturale. La Città Eterna risulta in ritardo cronico sulla realizzazione di importanti progetti infrastrutturali, in progettualità che possono essere individuate con la mancata realizzazione dell’anello ferroviario. Anche sul piano delle strutture, la Città Eterna è in enorme ritardo. Tra le operazioni strategiche non è stata ultimata la stazione del Pigneto, l’arrivo di nuovi tram e metro sulle linee capitoline, ma anche il raddoppio delle tratte ferroviarie.