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“LEGALITA’ SUI BANCHI DI STRADA”, ARDEA INSEGNA

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Continuano gli incontri dedicati alla legalità nelle scuole di Ardea. Interessante lezione quella che si è svolta lunedì presso la scuola media statale “Virgilio” di Ardea nell’ambito del progetto “Legalità sui banchi di… strada”, promosso dal Comune di Ardea e dalla Regione Lazio in collaborazione con la Dirigenza e il personale docente della scuola “Virgilio” di Ardea. Protagonisti i Carabinieri della Compagnia di Anzio guidata dal Capitano Ugo Floccher e della Tenenza di Ardea guidata dal Luogotenente Antonio Landi, che hanno tenuto all’interno dell’istituto scolastico un vero e proprio dibattito interattivo con i giovani alunni – circa 250 i ragazzi coinvolti – arricchito da un’esercitazione delle unità cinofile: prima sono state illustrate, anche attraverso l’utilizzo di slide e proiezioni video, le problematiche legate al fenomeno delle sostanze stupefacenti: le sanzioni e i reati penali in cui si incorre usando la droga, ma soprattutto le pesanti ripercussioni sulla salute. Dopo la teoria si è passati alle dimostrazioni pratiche: i militari hanno infatti riservato ampio spazio alle unità cinofile del Nucleo Cinofili Carabinieri di Roma. Nel piazzale esterno della scuola è stata messa in atto una simulazione anti-droga: Conny, uno splendido pastore tedesco di 4 anni, ha eseguito la perquisizione dei bagagli e delle persone con gli studenti che hanno avuto la possibilità, durante la simulazione, di porgere ai Carabinieri quesiti sia in merito all’addestramento che all’azione vera e propria che si svolge nel corso delle operazioni anti-droga. L’apporto delle unità cinofile per la lotta al fenomeno delle sostanze stupefacenti è, infatti, importantissimo non soltanto per la prevenzione dei reati, ma è anche utile al fine di sensibilizzare i giovani su rischi e pericoli legati alla droga. Ai Carabinieri e a tutti gli operatori intervenuti è andato un plauso e un sentito ringraziamento da parte del Sindaco di Ardea Luca Di Fiori e dal Dirigente dell’Istituto scolastico Carlo Eufemi.

Sull’iniziativa si sono espressi anche i genitori, che hanno accolto la manifestazione con entusiasmo. “Ancora una volta, e siamo solo ad inizio anno scolastico, sui banchi di scuola si insegna e si impara la vita – hanno dichiarato – Gli studenti delle terze medie hanno partecipato ad un altro dei tanti progetti che quest’anno porteranno i ragazzi a conoscere, riconoscere, discutere, su temi sociali troppo importanti per essere emarginati dal contesto scolastico. Si è parlato di droga, ma anche da come difendersi dalla tentazione di non essere etichettato e quindi di cadere nel tranello del “per piacere agli altri lo faccio anch’io”. I ragazzi del gruppo della Dual Defence, Ivo, Simone e Matteo, capitanati da Diego Valente, hanno creato l’occasione per parlare del bullismo, per “toccare” le vittime, per far sapere come si può sentire un ragazzo vittima di bullismo, cosa scatta nella sua mente, i suoi stati d’animo, mostrando un video profondo e illuminante. Esperti di arti marziali, in particolare di Karate, hanno proposto lo sport come arma contro gli attacchi di bullismo e contro la tentazione della droga”. Lo sport , in questo caso la difesa personale, fa crescere l’autostima, favorisce i rapporti con gli altri, insegna a ricevere ed a dare rispetto e condividere esperienze, fa rapportare le regole del gioco acquisite nella disciplina sportiva nella vita vera. “Spesso le vittime del bullismo – hanno concluso i genitori – mancano di stima verso loro stesse, non si amano, credono di non avere coraggio, e in qualche modo permettono al bullo di agire. Lo sport insegna che “il più forte non è chi prevale con la forza fisica, ma chi vince con il cuore e con la mente! Questa esperienza vissuta con i nostri ragazzi è stata costruttiva, perché la voglia di vivere nel rispetto di sé stessi e degli altri questa volta ha avuto la meglio”.

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