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LAVORATORI PRECARI: TUTTI INSIEME PER RICHIEDERE L’ESPLETAMENTO DEI CONCORSI

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Sono sicuramente arrabbiati, i lavoratori precari del Comune di Pomezia. Dopo aver visto infrante le speranze di un posto fisso, hanno deciso di fare fronte comune e ieri si sono ritrovati nell’aula consiliare insieme ai rappresentanti ad alle organizzazioni sindacali di CGIL FP, UIL FPL. Gli oltre 100 dipendenti, a cui è scaduto il contratto a termine per il superamento dei 36 mesi previsto dalla legge o che si trovano in prossimità di scadenza alla fine del mese di ottobre e di novembre, hanno risposto compatti all’invito fatto dalle OO.SS., partecipando in massa all’assemblea indetta dai sindacati e chiedendo a gran voce l’espletamento dei concorsi indetti nel 2010.

“Le complesse vicende che hanno visto momenti di frizione fra la precedente Amministrazione e le OO.SS. nel forzato tentativo di procedere a stabilizzazioni di personale non supportate da elementi giuridici – hanno scritto in una nota gli organizzatori della riunione –   unitamente all’emanazione nel 2010 di un bando concorsuale per 148 posti impongono ora più che mai  la necessità di  procedere celermente all’espletamento delle prove concorsuali cui parteciperanno circa 1000 persone, le cui prove preselettive ed il relativo esito è stato già comunicato ai partecipanti”. “I lavoratori precari, pur nell’amarezza di una vicenda gestita con eccessiva faciloneria nella passata consiliatura, chiedono ora ai nuovi rappresentanti politici eletti in Consiglio ed alla Giunta volontà e determinazione nel percorrere la strada della concorsualità pubblica, evitando il riproporsi di
forme assunzionali precarie che  finora inutilmente hanno alimentato aspettative e speranze”.

La bagarre tra Forza Italia, Socialisti e Italia dei Valori ha poi fatto puntare l’attenzione sulle Commissioni. “CGIL e UIL – proseguono i sindacalisti – sin da ora chiedono l’immediata costituzione delle Commissioni di Concorso  e la calendarizzazione delle prove selettive, sia scritte che orali, affinché entro 90 giorni possano completarsi procedure e stilare le relative graduatorie”.

A conclusione dell’incontro, i lavoratori precari e le Organizzazioni Sindacali hanno deciso di procedere ad una riconvocazione dell’assemblea con presidio in piazza Indipendenza se nelle prossime due settimane non si avvieranno le procedure per l’espletamento delle prove concorsuali che da oltre un anno risultano bandite e non espletate. L’appello lanciato ai politici è chiaro: “Con l’impegno e la volontà di  tutti il concorso si può, anzi si deve fare”.

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