LAVORATORI HERLA: LE NOVITA’
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Non è andata benissimo: l’incontro che si è svolto oggi a Roma, nella sede della Direzione Provinciale del Lavoro, tra la Herla ed i primi lavoratori chiamati per un confronto con l’azienda non sembra aver soddisfatto le aspettative di quest’ultimi. I dipendenti speravano di poter recuperare quanto più possibile, ma – a quanto ci è stato riferito in maniera non ufficiale dalla CGIL – l’offerta fatta dalla società, seppur in maniera individuale, non era assolutamente accettabile. Sembra infatti – continuiamo ad usare il condizionale proprio perché manca l’ufficialità di quanto ci è stato riferito – che i lavoratori chiamati per la conciliazione monocratica, o almeno coloro che hanno poi parlato con il sindacato, abbiano rifiutato l’offerta avanzata dalla Herla. Mentre all’interno si svolgevano le trattative, fuori dai cancelli degli Uffici Provinciali, c’erano una ventina di lavoratori in rappresentanza di coloro che attualmente non sono in servizio, accompagnati dal delegato della UIL COM Pietro Fazio, per tentare il tutto per tutto nella risoluzione della controversia con l’azienda.\n\n”Oggi – spiega Fazio – abbiamo avuto modo di colloquiare con l’ispettorato al quale abbiamo chiesto conto dei criteri utilizzati per l’audizione dei lavoratori. Noi non eravamo ancora stati contattati ed abbiamo finalmente ribadito all’Ispettorato le nostre ragioni. In questa sede siamo a ribadire l’unità dei lavoratori e della concertazione. Non è possibile che vengano chiamati alcuni lavoratori. Tutti e 106 hanno pari diritti e per tale motivo chiediamo a tutte le istituzioni, così come ha già fatto la Regione Lazio, di operare affinché ognuno venga messo nelle stesse condizioni” Positiva è stata comunque la risposta della Direzione che si è resa, sin da subito, pronta a chiamare quei lavoratori che hanno particolari esigenze o che si trovano in gravi situazioni economiche.\n\nAdesso l’attenzione si sposta sulla Regione Lazio, che domattina ospiterà un nuovo incontro tra le parti per decidere se ci sono le condizioni per ricorrere agli ammortizzatori sociali. La Herla, nella seduta della scorsa settimana, aveva infatti richiesto la cassa integrazione in deroga per i dipendenti, ma l’Assessore regionale al Lavoro aveva chiesto qualche giorno per valutare tutti gli elementi necessari per poter esprimere un parere.