Trova un reperto archeologico di valore e lo consegna ai Carabinieri. È successo nei giorni scorsi vicino Anzio, dove un uomo ha trovato un vaso in terracotta di epoca romana perfettamente conservato, riemerso dalle acque di Lavinio, e lo ha immediatamente portato ai Carabinieri, che, dopo i dovuti controlli, lo hanno consegnato al Museo Archeologico di Anzio. A renderlo noto la direzione del Museo, che ha preso in custodia il vaso e lo ha alloggiato in una delle sale. Prontamente è stata data comunicazione del ritrovamento alla Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale. “Un plauso – dichiarano dalla direzione del Museo – va al cittadino che responsabilmente ha riconsegnato il reperto”. Nel contempo, dal museo ricordano che il “Codice dei beni culturali e del paesaggio” all’articolo 90 recita: “Chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili ne fa denuncia entro ventiquattro ore al soprintendente o al sindaco ovvero all’autorità di pubblica sicurezza e provvede alla conservazione temporanea di esse, lasciandole nelle condizioni e nel luogo in cui sono state rinvenute. Ove si tratti di cose mobili delle quali non si possa altrimenti assicurare la custodia, lo scopritore ha facoltà di rimuoverle per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione sino alla visita dell’autorità competente e, ove occorra, di chiedere l’ausilio della forza pubblica. Le cose da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato e, a seconda che siano immobili o mobili, fanno parte del demanio o del patrimonio indisponibile”.
Lavinio, bagnante trova un reperto archeologico e lo consegna ai carabinieri
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