Le coperture dell’Auditorium Parco della Musica perdono i pezzi: la denuncia pubblica effettuata da Roma Fa Schifo
Da oltre due anni, le segnalazioni di un cittadino preoccupato per le condizioni della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica sono rimaste inascoltate. Oggi, la sconcertante verità emerge: la copertura dell’iconica sala è stata mutilata, modificata in modo irreversibile, e nessuno sembra averne preso atto.
I problemi con le coperture dell’Auditorium Parco della Musica: la situazione al Parco della Musica
La facciata principale e i laterali presentano tagli netti, rattoppati alla bell’e meglio, con una sagoma alterata e i vecchi sostegni rimossi ma ancora visibili. A completare l’opera, due imponenti colonne metalliche sono state erette sulla facciata. Un membro del personale ha confermato che queste modifiche sono permanenti, giustificandole con presunti problemi strutturali. La Sala Santa Cecilia, una delle sale da concerto più prestigiose d’Europa, rimarrà quindi mutilata e irrimediabilmente diversa dalle altre.
Roma Fa Schifo denuncia la vicenda su Facebook: risponderanno gli enti competenti?
Questo scempio, avvenuto nel silenzio più totale, è un oltraggio all’architettura contemporanea e un insulto alla memoria di Renzo Piano, il celebre architetto che ha progettato l’Auditorium. Come è possibile che un’opera di tale importanza, simbolo di Roma e dell’Italia, sia stata deturpata senza che nessuno intervenisse? La denuncia di Roma Fa Schifo solleva interrogativi inquietanti sulla gestione e la tutela del patrimonio culturale della città. È inaccettabile che un bene pubblico di tale rilevanza sia stato modificato in modo così drastico senza un dibattito pubblico, senza il coinvolgimento di esperti e senza alcuna trasparenza.
I gestori della pagina chiedono alle autorità competenti di fare chiarezza su questa vicenda e di prendere provvedimenti immediati per garantire la conservazione e la tutela dell’Auditorium Parco della Musica, un gioiello architettonico che merita rispetto e ammirazione, non incuria e deturpazione.